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Raccoglie cesto di funghi ma ha dubbi e li porta all’Usl: erano tra i più velenosi, famiglia salvata

“Quanto accaduto conferma quanto sia importante, se non indispensabile, far controllare tutti i funghi trovati prima del consumo, anche se si ritiene di essere un esperto raccoglitore” sottolineano dall’Ausl di Treviso.
A cura di Antonio Palma
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Trovandosi nei boschi, aveva pensato di raccogliere qualche fungo, riuscendo a riempirne un cestino intero. Peccato però che molti di quelli erano velenosissimi e avrebbero potuto uccidere una intera famiglia se lo stesso raccoglitore non avesse deciso di portarli al centro Usl per una verifica prima di consumarli. Protagonista della vicenda a lieto fine un cercatore di funghi veneto della provincia di Treviso che così ha scoperto che tra il suo raccolto vi erano ben cinque esemplari di Cortinarius speciosissimus, fungo velenoso mortale.

A raccontare la vicenda, avvenuta nei giorni scorsi, è la stessa Ulss 2 veneto a cui il cercatore di funghi si è rivolto dopo alcuni dubbi, portando il cestino alla sede di Treviso dell’Ispettorato Micolo, come dovrebbe avvenire sempre. Dai controlli degli ispettori, infatti, è emerso che la quantità di funghi trovata nel cestino del raccoglitore era sufficiente a far morire un’intera famiglia, se consumati.

In particolare l'incauto cittadino aveva raccolto ben cinque grossi esemplari di un fungo abbastanza diffuso nell'Italia settentrionale ma soprattutto uno dei più mortali e pericolosi che esistano. Il Cortinarius speciosissimus infatti è responsabile della sindrome orellanica, sindrome a lunga latenza, i cui sintomi si possono presentare anche oltre i 14 giorni dal consumo, compromettendo in modo irreversibile i reni.

“Quanto accaduto conferma quanto sia importante, se non indispensabile, far controllare tutti i funghi trovati prima del consumo, anche se si ritiene di essere un esperto raccoglitore” sottolineano dall’azienda sanitaria trevigiana, ricordando che “i controlli sulla commestibilità dei funghi freschi raccolti dai cittadini sono gratuiti e vengono effettuati da dodici esperti micologi del Dipartimento di Prevenzione in tutti e tre i Distretti dell'Ulss 2”.

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