Quindicenne trovata impiccata a Enna, pestato il coetaneo ritenuto l’autore delle immagini intime
Sarebbe stato pestato e preso a schiaffi un ragazzino di 15 anni di Piazza Armerina che sarebbe stato al centro della discussione tra la ragazza che una settimana fa si è impiccata nel giardino di casa e una compagna di scuola. L'aggressione si sarebbe verificata sabato scorso. Ad attaccare il giovane un gruppo di coetanei che lo avrebbe rimproverato di essere l'autore delle immagini intime della adolescente che potrebbero essere state, secondo gli inquirenti, alla base della sua decisione di togliersi la vita.
La procura dei minori di Caltanissetta, alla luce dell'autopsia effettuata ieri sul corpo della ragazzina, che non avrebbe rivelato segni di violenza, continua a privilegiare la pista del suicidio, pur proseguendo le indagini sul contesto scolastico e sulle eventuali pressioni che potrebbero aver spinto la 15enne a uccidersi. "Abbiamo spunti interessanti, ma da soli non sono sufficienti a confermare o escludere alcunché – ha spiegato Giuseppe Bulla, medico legale nominato dalla famiglia della ragazza -. Per il momento non possiamo trarre alcuna conclusione: gli approfondimenti da fare sono delicati e ci serve acquisire altri dettagli".
I pm indagano infatti per istigazione al suicidio. Nei giorni scorsi è stata sentita la sorella della 15enne e alcuni coetanei. Il giorno della tragedia, infatti, la 15enne avrebbe avuto un alterco con una compagna di scuola, che l'avrebbe accusata di avere un flirt con il suo ex fidanzatino, che sarebbe il 15enne aggredito. La discussione sarebbe stata ripresa col cellulare da alcuni studenti del liceo che entrambe le ragazze frequentavano.
Dopo il litigio le due hanno chiesto di poter tornare a casa prima della fine delle lezioni, accusando un malore. Tornata nella sua abitazione, la minorenne si è uccisa, e il corpo senza vita è stato ritrovato dai genitori che intanto erano usciti per andare a fare la spesa.
Intanto, sono previsti per domani alle 15:30 i funerali della giovane. Il sindaco ha indetto una giornata di lutto cittadino. L'avvocato della famiglia Milena Ruffini ha incontrato il dirigente scolastico del liceo frequentato dalla giovane. "Finchè non ho elementi tecnico- scientifico che non mi consentono di escludere l'ipotesi dell'omicidio sostenuto dalla madre, continuerò a lavorare in ogni direzione", ha detto il legale.