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Quindicenne trovata impiccata a Enna, ci sarebbe un video della lite con le compagne a scuola

La lite tra i banchi di scuola tra la 15enne trovata impiccata a Enna e le compagne sarebbe stata filmata da alcuni studenti con un cellulare. Durante la discussione, l’adolescente avrebbe scoperto della pubblicazione di alcune sue foto intime in alcune chat tra minori.
A cura di Gabriella Mazzeo
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La lite tra la 15enne morta a Piazza Amerina (Enna) e le compagne di classe sarebbe stata filmata con un cellulare da alcuni studenti del liceo che le ragazzine frequentavano. Alla base del litigio tra i banchi, un presunto flirt della 15enne trovata impiccata dopo l'orario scolastico con l'ex fidanzatino della compagna di scuola.

Dopo il diverbio, entrambe le studentesse avrebbero chiesto di poter tornare a casa prima della fine delle lezioni, accusando un malore.

La 15enne è stata recuperata dai genitori che l'hanno poi riportata a casa. Una volta rimasta sola, l'adolescente si sarebbe tolta la vita con una corda. Sul caso indaga la procura dei minori di Caltanissetta. La preside della scuola, che ha poi voluto incontrare la famiglia, ha parlato di una "semplice lite" tra ragazzini, sottolineando che a "minimizzare" la portata della discussione sarebbero stati proprio gli insegnanti.

C'è il sospetto però che l'adolescente sia stata vittima di revenge porn e che gli insulti fossero ricorrenti, basati su alcune foto intime della 15enne diffuse nelle chat tra studenti. La ragazza sarebbe venuta a conoscenza della pubblicazione del materiale privato proprio durante la discussione con la coetanea e le sue amiche.

L'autopsia sul corpo della 15enne è stata fissata per oggi, mercoledì 13 novembre, dopo l'annullamento dei funerali che erano invece già stati fissati per il 9 novembre. L'esame autoptico inizierà alle 14.30 e andrà avanti per diverse ore.

La procura di Caltanissetta indaga ancora a carico di ignoti per istigazione al suicidio, anche se da giorni la famiglia della 15enne sostiene che la minore sia stata uccisa. Al termine degli interrogatori e dopo l'analisi dei dispositivi elettronici sequestrati, si potrebbe arrivare a qualche iscrizione nel registro degli indagati.

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