Quindicenne suicida, l’avvocata della famiglia: “Subiva atti di bullismo, aveva parlato coi genitori”
Il ragazzo di 15 anni che si è tolto la vita in un casolare di campagna utilizzato la pistola d'ordinanza del padre, vigile urbano di Senigallia, era vittima di bullismo. A dirlo è la legale della famiglia del giovane, Pia Perricci.
“Subiva atti di bullismo, veniva preso in giro con frasi volgari e pesanti. Di questo si era confidato con i genitori. Tanto che la notte scorsa, attorno alle 3 mentre erano in corso le ricerche, la madre ha presentato denuncia ai carabinieri indicando anche i nomi dei ragazzini che lo deridevano con frasi pesantemente volgari e ingiuriose.
L’avvocata ha anche aggiunto che c’era dialogo tra l’adolescente e la sua famiglia: “Non voleva più andare a scuola e i genitori ne avrebbero presto parlato con la preside”, ha aggiunto Perricci.
Del ragazzo si sa che da poco aveva cambiato scuola e anche su questo aspetto le forze dell’ordine stanno lavorando per tentare di poter dare una spiegazione al drammatico gesto. L’allarme per la scomparsa del quindicenne era scattato ieri sera, quando il ragazzo si è allontanato da casa con la pistola del padre.
In poco tempo è stato predisposto il piano per le persone scomparse con al lavoro polizia, carabinieri e vigili del fuoco, stamane l’elicottero della polizia ha sorvolato la zona sud della città, mentre i droni dei vigili del fuoco hanno setacciato le frazioni di Marzocca e Montignano, dove si pensava che il giovane potesse nascondersi. Alla fine il tragico epilogo in un casolare di campagna, nell'area di Montignano.
"Una grande tragedia per l'intera comunità, s'è trattato purtroppo di un evento molto brutto”, ha commentato il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti. ”Conosco il padre – ha aggiunto -. Per quanto mi riguarda so che è una persona estremamente seria e brava, molto generosa anche sul lavoro. Davvero una triste vicenda che ci lascia sgomenti".