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Quindicenne suicida a Enna, il fratello ai funerali: “Sei morta in circostanze insolite. Chi sa qualcosa parli”

“Il tuo fratellone ti promette che avrai giustizia”. Sono le parole del fratello della ragazzina che si è suicidata la scorsa settimana a Piazza Armeina, impiccandosi ad un albero vicino casa. L’ultimo saluto alla giovane nella chiesa Madre del comune in provincia di Enna.
A cura di Biagio Chiariello
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“Sei morta in circostanze insolite. Se qualcuno sa qualcosa, parli; chi sa si metta la mano sul cuore in questo luogo sacro. Non hai fatto nulla di male e ti perdoniamo qualsiasi cosa tu abbia fatto”. Sono le parole del fratello della quindicenne che si è suicidata la scorsa settimana, impiccandosi a un albero vicino casa, a Piazza Armerina, in provincia di Enna, al termine dei funerali della giovane, celebrati dal vescovo Rosario Gisana, nella cattedrale gremita.

Una folla di persone, tra cui alcuni compagni di scuola della giovane che martedì 5 novembre si è tolta la vita, ha sfilato in silenzio dietro il feretro, accompagnata dai rintocchi delle campane. Lutto cittadino nel piccolo centro dell'ennese.

Tra le possibili cause della morte della 15enne, gli investigatori stanno considerando anche quella di un caso di revenge porn. La procura minorile di Caltanissetta ha avviato un'indagine contro ignoti per istigazione al suicidio. Si ritiene che la giovane si sia suicidata dopo un conflitto con una compagna durante la pausa scolastica.

Due giorni fa è stata eseguita l'autopsia sul corpo della giovanissima, ma non sono emersi segni di violenza. Sabato scorso, un gruppo di ragazzini avrebbe aggredito un 15enne, colpendolo con degli schiaffi, accusandolo di essere il responsabile della diffusione di alcune immagini intime, in qualche modo legate alla vittima, che sarebbero circolate nelle chat tra i ragazzi.

"Al momento resta aperta ogni ipotesi. Abbiamo spunti interessanti, ma da soli non sono sufficienti a confermare o escludere alcunché. L'esame è stato molto lungo perché gli approfondimenti da fare sono delicati e ci serve acquisire altri dati. Quindi non possiamo trarre alcuna conclusione", ha detto al termine dell'esame sul corpo della 15enne, Giuseppe Bulla, il medico legale nominato dalla famiglia della ragazza. "I consulenti dei pm si sono presi novanta giorni per il deposito della relazione", ha aggiunto.

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