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Questo Royal Baby deve pur servire a qualcosa

L’attesissima nascita del reale creaturo può fornire l’opportunità per ricordare quanti sono, invece, i bambini che restano indietro nella corsa per la vita, in tutto il mondo.
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Ogni giorno muoiono nel mondo 22.000 bambini per cause prevedibili. Diarrea, polmonite, malnutrizione, morbillo, malaria e Aids. Ventiduemila ogni ventiquattro ore. Oggi gran parte dei media del globo è concentrata sulla nascita di un solo bambino, il Royal baby, il primo della coppia reale britannica William e Kate. Usiamo quest'evento per altro: per ricordare questa città di innocenti che ogni giorno scompare. Creature «che vivono nelle zone più povere del mondo e restano indietro nella corsa per la vita» dice l'Unicef. C'è una campagna che si chiama "Vogliamo zero": obiettivo, far crollare a zero la mortalità infantile per cause prevedibili. Trovate informazioni sul sito Unicef. Grazie, Royal Baby: almeno tutto questo casino è servito a qualcosa.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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