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“Quello di Amri è stato un omicidio”. Bufera sulla consigliera del M5S

Un post su Facebook di Antonella Buscaglia, consigliera M5S e candidata sindaco di Biella nel 2014 in relazione alla morte di Anis Amri, il terrorista della strage di Berlino, scatena la polemica sui social. Salvini: “Ricoveratela”
A cura di Giorgio Scura
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"È stato ammazzato e leggo post di persone che esultano". Ha scatenato molte polemiche il post su Facebook di Antonella Buscaglia, consigliera M5S e candidata sindaco di Biella nel 2014 in relazione alla morte di Anis Amri, il terrorista della strage di Berlino ucciso la scorsa notte in un conflitto a fuoco con la polizia nel milanese.

“Leggo post di persone felici che un UOMO sia stato ammazzato – scrive -. Leggo post di persone che esaltano i due poliziotti che hanno fatto SOLTANTO il loro dovere (per quello sono lì, sottopagati, mica per multe e dirigere il traffico). Vedrò di certo queste persone andare a messa la vigilia e ricevere mi piace al post da altrettanti falsi che godono di in uccisione e si lavano le coscienze in chiesa. Oggi sono straincazzata mavaffanculová!”.

La pentastellata aveva risposto al consigliere comunale biellese della Lega Nord Giacomo Moscarola, che aveva dichiarato di avere «stappato una bottiglia» per festeggiare la morte di Amri. Lo stesso esponente del Carroccio replica alla reazione della Buscaglia – «abbiamo capito che per i 5 stelle la vita di un terrorista è uguale a quella di un poliziotto» -, seguito a ruota dal segretario della Lega, Matteo Salvini, che oltre a mandarla a quel paese suggerisce: «ricoveratela».

Poi la consigliera ha affidato sempre a Facebook un post per chiarire quanto pubblicato:

"La mia non è assolutamente una difesa del terrorista (ci mancherebbe…). Ho la perfetta consapevolezza della drammaticità della vicenda e dello spirito di rabbia che ognuno di noi nutre dentro l'anima per i reiterati attentati. Massimo rispetto per le forze dell'ordine che rischiano ogni giorno la vita ma che certamente, loro per primi, non gioiscono per aver ucciso, nonostante tutto. La mia è stata una critica per COLORO CHE HANNO ESPRESSO GIOIA E BRINDATO per la morte di un uomo, anche se terrorista. Lo so che è difficile accettarlo, ma nonostante la rabbia e la voglia di vendetta non è umano gioire della morte di qualcuno, e questo è quello che ci deve distinguere da loro!!! Non difendo il terrorista, ne lo rispetto!!! Ma da persone civili, cattolici o meno, non possiamo e dobbiamo esultare alla morte ma dobbiamo lottare per la vita".

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