Quattro mesi dopo, il killer dei fidanzati di Pordenone è ancora senza volto

Sono passati 4 mesi dal duplice omicidio che spezzò le vite di Trifone Ragone e Teresa Costanza, una coppia di fidanzati di Pordenone. Ora i genitori della ragazza scelgono le pagine del Corriere della Sera per parlare di come è cambiata la loro vita e per lanciare un ultimo, disperato appello, in modo da ottenere almeno giustizia per la morte della loro amata figlia. “Quella sera qualcuno ha visto cosa è successo”, sostiene la mamma, “e ora io sono qui a supplicarlo: per favore, parli. A quell’ora è impossibile che quel piazzale fosse deserto”.

Il dolore per la perdita della figlia è enorme e ai genitori non restano che i ricordi: “É sempre stata la prima della classe e anche dopo la laurea non ha avuto problemi a trovare lavoro. Nove mesi da manager alla Prenatal, poi all’Ina Assitalia. Sapeva quel che faceva, era felice e a noi tanto bastava. […] Il bar era un ripiego momentaneo, dopo aver conosciuto Trifone si era iscritta all’Università di Udine e si era messa a cercare lavoro”. Su cosa possa essere accaduto, però, i genitori hanno solo dubbi: “Noi abbiamo anche pensato ad uno scambio di persona, visto che Trifone aveva un amico con una fidanzata biondina come lei […] Ma il giorno dell’omicidio era allegra come sempre, senza nessuna preoccupazione”.

Insomma, intorno alla morte dei due resta ancora un fitto mistero, anche perché gli inquirenti hanno già scartato ipotesi come, appunto, lo scambio di persona, e restano solo vaghe tracce: forse una vendetta passionale, forse qualche “situazione poco chiara” in campo finanziario, mentre nulla è cambiato dopo la diffusione dell'identikit del presunto killer. Davvero poco, a 4 mesi di distanza.