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Quattro deficienti e due funerali

Mentre i politici si accapigliano dietro la bara di Erich Priebke la vergogna di Stato passa sotto silenzio: avevano promesso per i migranti morti a Lampedusa “funerali solenni”. E invece li stanno seppellendo in silenzio. Solo oggi è stata annunciata una commemorazione per lunedì prossimo.
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Si dice che un pesce rosso abbia la memoria di quattro secondi. E sicuramente ricorderebbe molto di più di certi politici italiani. Oggi si stanno accapigliando dietro la bara del nazista Erich Priebke. Si sono riscoperti tutti antifascisti (qualcuno invece ha rispolverato l'antisemitismo accantonato per convenienza, ma che ci vuoi fare). E mentre la salma del boia è diventata tipo la palla avvelenata che nessuno vuole, nella periferia siciliana di Agrigento si è consumata un'altra vergogna di Stato, l'ennesima. Centinaia di migranti vittime del naufragio del 3 ottobre sono stati seppelliti senza fiori, senza lapide, senza una preghiera. Senza esequie. E i funerali "solenni" annunciati dal governo guidato da Enrico Letta? Non c'era nemmeno un portaborse del Governo a rappresentare il cordoglio dello Stato italiano in questi giorni. E vorreste parlare dei valori della Resistenza, dell'antifascismo? Proprio voi? State zitti, per piacere.

Aggiornamento: solo ora, alle ore 18 di giovedì 17 ottobre il governo ha annunciato che lunedì prossimo ad Agrigento si terrà una "cerimonia di commemorazione delle vittime dei naufragi dei migranti nel mare di Lampedusa".

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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