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Quattro banche condannate per la truffa sui derivati al Comune di Milano

Sentenza storica del Tribunale di Milano. Ai quattro istituti di credito, Deutsche Bank, Depfa Bank, Ubs e Jp Morgan comminata una multa da un milione di euro a testa più una confisca complessiva pari a 88 milioni di euro.
A cura di Antonio Palma
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Quattro banche condannate per la truffa sui derivati al Comune di Milano

Quattro banche estere sono state condannate dal Tribunale di Milano per truffa aggravata ai danni del Comune del capoluogo lombardo in relazione alle operazioni sui contratti per prodotti derivati stipulati al tempo delle giunte di centrodestra guidate da Moratti e Albertini. Per i quattro Istituti di credito, Deutsche Bank, Depfa Bank, Ubs e Jp Morgan accusati di una truffa da oltre 100 milioni di euro, è scattata anche una confisca di 88 milioni di euro più una sanzione da un milione di euro a testa. Il giudice monocratico ha condannato anche nove funzionari ed ex funzionari degli istituti di credito accusati di aver fornito informazioni fuorvianti ai dirigenti comunali inducendoli a sottoscrivere i contratti sui derivati. Per i condannati inflitta anche la pena accessoria del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno.

Tra i condannati anche il figlio dell'ex Governatore Bassolino – Per quanto riguarda le pene inflitte dal giudice, Antonio Creanza di JP Morgan e Marco Santarcangelo di Depfa sono stati condannati a otto mesi e quindici giorni, Tommaso Zibordi di Deutsche Bank  a 7 mesi e 15 giorni, Gaetano Bassolino di Ubs e figlio dell'ex governatore della Campania, è stato condannato a 7 mesi, mentre Carlo Arosio (Deutsche Bank), William Marrone (Depfa), Fulvio Molvetti (JP Morgan) e Matteo Stassano (Ubs) tutti a sei mesi e 15 giorni. Assolti invece come richiesto dal pm altri due ex esponenti di JP Morgan Simone Rondelli e Francesco Rossi Ferrini, così come sono stati assolti Giorgio Porta e Mario Mauri rispettivamente ex City Manager del Comune di Milano ed ex consulente dell'amministrazione.

Si tratta di una sentenza storica come ha sottolineato il Pubblico Ministero Alfredo Robledo che ha sostenuto l'accusa durante il lungo e complicato processo. I derivati, infatti, sono una delle cause che hanno scatenato la crisi finanziaria mondiale coinvolgendo non poche istituzioni pubbliche ed espondendo Enti statali e amministrazioni a rischi economici enormi. Quello di Milano è uno dei primi procedimenti a carico delle banche per il caso derivati e la sentenza di primo grado ha riconosciuto "il dovere di trasparenza da parte delle banche" che potrà aprire la strada ad altri procedimenti intentati da altri Comuni ed istituzioni. Per il Comune di Milano, che ad inizio anno aveva trovato un accordo extragiudiziale con le banche rinunciando al ruolo di parte civile nel processo, sarà possibile contabilizzare per i prossimi anni entrate pari a 455 milioni di euro.

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