Quattro anni dopo il crollo del Ponte Morandi manca una legge per aiutare i parenti delle vittime
Era pronto già il 10 agosto del 2021 il disegno di legge promosso dal Comitato Ricordo Vittime del Ponte Morandi che punta a estendere i benefici attualmente riconosciuti ai familiari delle vittime del terrorismo a coloro che devono affrontare gli effetti di eventi tragici legati ai vizi nella progettazione, costruzione e manutenzione di edifici e infrastrutture pubbliche.
Quattro anni dopo il crollo del viadotto, avvenuto il 14 agosto 2018, la proposta è attualmente nelle mani delle commissioni della Camera. A Fanpage.it, Egle Possetti ha sottolineato che i familiari delle vittime sperano di vederla approvata entro la fine della legislatura.
La proposta di legge è nata dopo un'audizione del Comitato svoltasi il 4 maggio dello scorso anno davanti alle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti alla Camera. Le prime firmatarie sono le presidenti delle commissioni Ambiente e Trasporti, Alessia Rotta e Raffaella Paita.
Nel dettaglio, la norma estenderebbe i benefici già riconosciuti alle vittime del terrorismo a coloro che devono fare i conti con eventi tragici imputabili a vizi nella progettazione, costruzione e manutenzione di edifici ed infrastrutture pubbliche.
Secondo quanto spiegato dalla portavoce del Comitato a Fanpage.it, la norma assicurerebbe ai familiari delle vittime aiuti economici per affrontare le prime spese legali, supporto psicologico e benefit per permettere agli orfani di inserirsi nel mondo del lavoro. "Vorremmo che godessero di incentivi e facilitazioni per iniziare a lavorare. Per i figli delle vittime è importante diventare indipendenti prima del tempo ed è fondamentale che possano contare sull'aiuto dello Stato" ha sottolineato Possetti.
"Desidero che la legge sia un vero e proprio ombrello per chi si ritroverà nella nostra stessa situazione. In questo frangente sto pensando alle vittime del Mottarone: quanto successo sulla funivia dopo appena 4 anni dalla tragedia di Genova mi ha addolorata".