Concorso scuole medie e superiori, quasi tutti bocciati, il sindacato: “C’è qualcosa che non va”
Commissioni con zero ammessi, moltissime con non più del 5% di risultati sufficienti e rari casi eccezionali con un quarto dei candidati andato avanti. In tutto meno del 10% di esiti positivi. È il risultato della sola prima prova del concorso ordinario della scuola secondaria, quella a risposte multiple, ma per il sindacato di insegnanti e formatori è già un flop. I rappresentanti di Anief sono infatti convinti che quello che sta accadendo dimostra come "i concorsi organizzati dall'amministrazione facciano acqua da tutte le parti: se passano in così pochi c'è qualcosa che non va nel modo di selezionare".
Il concorso era atteso da anni da circa mezzo milione di candidati ed è cominciato a partire dallo scorso 14 marzo, con diverse date a seconda del tipo di insegnamento e di scuola. A disposizione ci sono 30mila posti tra la scuola media e le scuole superiori, con ruoli anche di sostegno. Secondo il sindacato una delle migliori performance c'è stata in Puglia, dove nelle classi di inglese AB24 e AB25 ha superato la prova il 25% di chi partecipava. Sempre nella stessa regione, però, la classe di Italiano, Storia e Geografia per le medie ha avuto 87 persone passate su ben 2.300 candidati. Si tratta del 3,7% del totale, che ora potrà fare l'orale.
Anief denuncia la mancata apertura della graduatoria di merito con tutti gli idonei, per superare la quale ha promosso la presentazione di un emendamento al decreto Sostegni ter, in sede di conversione in Parlamento. "Se ci ritroviamo con centinaia di migliaia di respinti– aggiungono dal sindacato- nemmeno meritevoli di essere ascoltati all'orale, forse sono le prove il problema: delle domande impostate male, probabilmente non previste nemmeno dal programma o non pertinenti". Secondo il presidente Marcello Pacifico, quindi, ora serve "rivedere il sistema di reclutamento". In particolare si propone di aprire al doppio canale, salvaguardando i precari con oltre 24-36 mesi di lavoro con metà dei posti di lavoro a disposizione.