I due mesi di quarantena totale del 2020 resteranno nella Storia di questo Paese, saranno scritti sui suoi libri e un giorno saranno studiati a scuola.
La quarantena è stata un evento mai accaduto prima, una scelta drammatica presa come risposta alla pandemia mondiale del Covid-19, quello che è stato comunemente ribattezzato Coronavirus.
"Restate a casa" è stata la frase maggiormente pronunciata, ripetuta, scritta, in questi due mesi.
"Restate a casa" era diventata una necessità, un obbligo, una richesta accorata e un'imposizione. Erano rimasti aperti soltanto i comparti alimentari e quello che occorreva al loro funzionamento e trasporto, come benzinai e meccanici.
Le italiane e gli italiani, con poche improvvide eccezioni, sono rimasti a casa in modo consapevole per due mesi.
Cosa hanno fatto, gli italiani, in questi due mesi? L'ultimo giorno di quarantena ho chiesto agli italiani di raccontarmelo con un video e di spedirmelo su whatsapp. Mi sono arrivati centinaia di video da tutta Italia. Poi io con questi video ho realizzato un racconto collettivo dei nostri ultimi sessanta giorni emozionante e commovente.
Sono arrivate testimonianze di malati da casa durante un attacco di tosse, sono arrivati racconti di medici positivi e in quarantena, baci fra sorelle, tante donne incinta con i loro pancioni bellissimi perché "la vita va avanti nonostante tutto".
Mi sono arrivate immagini e storie di bambine e bambini nati in quarantena, piccolissimi in braccio ai loro genitori.
Mi sono arrivate testimonianze di come si vive la disabilità, chiusi in casa, al tempo della quarantena.
Mi sono arrivate testimonianze sul lavoro: chi lo ha perso, chi è in cassa integrazione, chi non ha ricevuto neanche le 600 euro promesse dal Governo.
Ho visto video sorridenti, altri con vere e proprie risate, compleanni di diciotto anni festeggiati su skipe, ma ho visto anche pianti, commozioni, fragilità e dolore.
Io ho preso tutti questi video e li ho trasformati in un racconto complessivo, che è così diventato il "nostro racconto". Il racconto di tutti noi che abbiamo vissuto due mesi chiusi in casa.
Guardate il video perché ognuno di noi è parte di quelle storie, in cui è così facile riconoscersi e commuoversi pensando agli ultimi 60 giorni vissuti, la cosiddetta "quarantena", che un giorno leggeremo sui libri di Storia.