Quanto costa il caro bollette agli italiani: prezzi alle stelle e stangata da 38,5 miliardi
Il rialzo del costo dei carburanti e dell'energia rischia di diventare una vera e propria stangata per gli italiani perché non aggraverà solo la spesa per i rifornimenti e le bollette energetiche ma causerà anche serie conseguenze sui prezzi al dettaglio che stiamo già vivendo, impoverendo ulteriormente famiglie e imprese. A lanciare l'allarme è Assoutenti che, in base ai dati Istat sui prezzi al consumo, ha calcolato le ripercussioni per le tasche delle famiglie italiane valutando una maggiore spesa complessiva pari a 38,5 miliardi di euro. Un aumento dei costi registrato già chiaramente dai numeri Istat per il mese di gennaio dove l'impennata dei prezzi ha riguardato anche il cosiddetto carrello della spesa e cioè i prodotti di largo consumo e quelli alimentari
Costi di energia scaricati sui consumatori
"Gli aumenti delle bollette di luce e gas scattati a gennaio hanno comportato un aumento dei costi in capo a imprese, attività ed esercizi commerciali, che vengono scaricati sui consumatori finali attraverso i prezzi al dettaglio e che potrebbero determinare di questo passo una maxi-stangata da 38,5 miliardi sulle tasche delle famiglie" ha spiegato il presidente dell'associazione dei consumatori, Furio Truzz,i che da settimane chiede al governo di intervenire con misure più concrete per evitare un nuovo salasso agli italiani. Già a gennaio tantissimi prodotti hanno risentito dei rincari di luce e gas, registrando aumenti in alcuni casi anche a due cifre: si va dagli alimentari ai fiori, passando per mobili, apparecchi per la casa, trasporti, ristoranti, viaggi e strutture ricettive. "Sono numerosissimi i comparti che nell'ultimo periodo hanno visto salire vertiginosamente i listini al pubblico e questo perché gli aumenti delle bollette di luce e gas scattati a gennaio hanno comportato un aumento dei costi in capo a imprese, attività ed esercizi commerciali, costi che vengono scaricati sui consumatori" ha sottolineato Truzzi.
L'inflazione colpisce gli alimenti e i trasporti
L’inflazione in effetti a gennaio ha fatto segnare un +4,8% raggiungendo i livelli più alti dal 1996 e ancora più preoccupante il fatto che i prodotti alimentari hanno subito un aumento dei prezzi del +3,8% su base annua. Secondo il report di Assoutenti, solo per mangiare gli italiani si ritrovano oggi a spendere 285 euro in più a famiglia su base annua mentre il costo degli spostamenti è salito di 416 euro a nucleo. Il pane ad esempio ha subito a gennaio un incremento del +3,9% rispetto allo scorso anno, che per la famiglia "tipo" equivale ad un maggior esborso da +35,8 euro annui. Il prezzo della pasta sale in media del +10%, la verdura costa addirittura il +13,5% in più, quasi 60 euro in più a famiglia, ma ad aumentare sono anche i prezzi dell'acqua minerale (+3%).
Maggiore spesa di circa +1.480 euro a famiglia
Secondo l'associazione, con l'attuale livello dei prezzi ogni singola famiglia, a parità di consumi annui, deve mettere in conto una maggiore spesa di circa 1.480 euro. Un andamento al rialzo che rischia di aggravarsi però ulteriormente nelle prossime settimane con prezzi e tariffe destinati a crescere ulteriormente per effetto del caro-bollette, dei rincari delle materie prime in numerosi settori e dell’escalation dei listini di benzina e gasolio alla pompa. Come avverte Truzzi è "una situazione che peserà come un macigno sull’economia nazionale e sui consumi degli italiani, perché le famiglie reagiranno agli aumenti contraendo la spesa" e dunque la ripresa delle vendite al dettaglio registrata a dicembre potrebbe "rappresenta solo una illusione ottica”.