Quando vaccinare i bambini che hanno avuto il Covid: il vademecum dei pediatri
In Italia le vaccinazioni tra la popolazione pediatrica continuano ad arrancare. Finora, infatti, sono state somministrate appena 1.061.387 dosi, pari al 29% della popolazione tra i 5 e gli 11 anni; a ricevere entrambe le dosi sono stati invece 303.039 bambini, l'8,2% della platea presa in esame. Nel frattempo, però, la variante Omicron continua a infettare soprattutto i più piccoli, come ricordato di recente anche dalla professoressa Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatria e professore ordinario presso l’Università di Napoli Federico II. "L'incidenza dei contagi nei bambini sta aumentando drammaticamente, i vaccini non decollano e si sta verificando anche un incremento dei ricoveri in ospedale e nelle terapie intensive". La crescita dei contagi si verifica soprattutto nella fascia di età 5-11 anni, ma "purtroppo stiamo vedendo molti casi anche al di sotto dei 5 anni, la maggior parte delle ospedalizzazioni riguarda proprio questa fascia d’età. Non possiamo accettare l’affermazione che il Covid non sia caratterizzato da manifestazioni cliniche severe in età pediatrica. Dobbiamo anche ricordare che la malattia può essere seguita da complicanze quali la Mis-C, o Sindrome infiammatoria multi sistemica e il Long Covid. Dobbiamo proteggere i bambini da queste conseguenze".
Proprio nell'ottica di proteggere i bambini la Società Italiana di Pediatria ha diramato oggi un "vademecum" utile a tutti quei genitori che sono ancora in dubbio sulla vaccinazione dei figli. Che accade se un bambino risulta positivo al Sars-CoV-2 subito dopo aver effettuato la prima dose di vaccino? E se invece la positività viene riscontrata due settimane dopo l’inoculazione? Per rispondere a queste ed altre domande, in modo chiaro e dettagliato, la Società Italiana di Pediatria (SIP), ha realizzato un vademecum di facile consultazione.
Qual è lo schema vaccinale per i bambini
La Società Italiana di Pediatria ricorda che – nella situazione classica – "tra la prima e la seconda dose devono passare 21 o 28 giorni, a seconda che ci si vaccini con Pfizer o Moderna. La dose di richiamo (booster) può essere fatta dopo 4 mesi (ma solo per gli over 12)".
Che fare se un bambino ha avuto il Covid
Spiega la Sip: "La prima dose va fatta dopo il terzo mese e non oltre il dodicesimo, poi dopo 4 mesi (solo per gli over 12) si fa il richiamo. Se, invece, sono trascorsi più di 12 mesi dall’infezione allora si segue lo schema vaccinale classico: prima dose, seconda dopo 21 o 28 giorni e richiamo (solo per over 12) dopo 4 mesi".
Se un bambino contrae il virus dopo aver fatto il vaccino
"Se l’infezione viene contratta dopo aver effettuato la prima dose di vaccino – spiega la Sip – le possibilità sono due: se si risulta positivi entro il tredicesimo giorno dall’inoculazione allora la seconda dose viene fatta dopo 3-6 mesi dall’infezione e la dose di richiamo, per gli over 12, può essere fatta dopo 4 mesi. Il secondo caso è quello in cui si risulti positivi al virus dopo 14 giorni dalla prima dose (e prima della seconda): in tal caso la dose di richiamo, sempre per gli over 12, viene fatta dopo 4 mesi". L’ultimo scenario è quello in cui si contrae il virus dopo aver effettuato entrambe le dosi di vaccino ma prima di effettuare il richiamo. "In questo caso il booster, sempre per quanto riguarda i soggetti di età superiore ai 12 anni, viene fatto dopo 4 mesi", chiarisce la Società Italiana di Pediatria.