video suggerito
video suggerito

Quando si accendono i riscaldamenti nel 2024: date e orari regione per regione nelle zone climatiche

Le date e la mappa delle zone climatiche che stabiliscono quando è possibile accendere i riscaldamenti in Italia nel 2024. Quest’anno si comincia il 15 ottobre nella zona E e l’ultima accensione è prevista il 1 dicembre, nelle zone A e B. Ecco quando accendere i termosifoni nelle regioni italiane in vista dell’autunno.
A cura di Antonio Palma
2 CONDIVISIONI
Immagine

Con l'arrivo dell'autunno si torna a parlare di riscaldamenti e accensione degli impianti. Dopo una calda estate, infatti, il maltempo è tornato a colpire l'Italia e si registra già un primo calo delle temperature. Quindi quando è possibile accendere i riscaldamenti nel 2024? Per rispondere alla domanda bisogna fare riferimento al decreto del Presidente della Repubblica n. 74 del 16 aprile 2013 che disciplina le date di accensione e spegnimento del termosifone, in base a sei aree geografiche, così come le ore giornaliere in cui i riscaldamenti possono stare accesi.

La prima zona a poter accendere i termosifoni, dal 15 ottobre e per un massimo di 14 ore giornaliere, è quella denominata E, che copre gran parte del nord e l'area montuosa appenninica. L'ultima è la zona A, che potrà accendere i riscaldamenti solo dal 1 dicembre e per un massimo di 6 ore giornaliere: si tratta di Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle. La zona F invece non ha limiti. La temperatura massima da tenere in casa è di 20 gradi centigradi ma con una tolleranza di due gradi, in caso di controlli si rischiano multe da un minimo di 500 euro a un massimo di circa 2.500 euro.

Accensione riscaldamenti 2024, la mappa delle zone climatiche

La data di accensione dei riscaldamenti e il numero massimo di ore giornaliere in cui l'impianto può rimanere accesso sono legati alla zona climatica, detta anche "fascia climatica", in cui si trova il proprio Comune di appartenenza. Per determinare quale sia il fabbisogno termico di una specifica zona, infatti, l'Italia è suddivisa in 6 zone climatiche, sulla base della media delle temperature giornaliere, designate dalle lettere dell'alfabeto da A a F che però non coincidono con le Regioni.

L'ultima lettera rappresenta la zona più fredda e cioè quei territori che si trovano ad esempio lungo l’arco alpino, in città come Belluno, Trento e Cuneo e dove dunque non sono previste limitazioni di orari. La prima invece è quella più calda e dove dunque le ore di riscaldamento sono minime ed è rappresentata esclusivamente dalle isole di Lampedusa e Linosa.

La zona B invece comprende le principali città siciliane come Palermo e Catania ma anche Reggio Calabria. Nella zona C troviamo città come Napoli, Bari, Lecce e Cagliari, mentre in zona D molte città costiere del centro, ma anche Genova e Firenze. Nella zona E ci son le grandi città del nord come Milano, Torino, Bologna e Venezia, ma anche L’Aquila e Campobasso.

Immagine

Quando si accendono i riscaldamenti: date e orari zona per zona

Per sapere quando si possono accedere i termosifoni, quindi, bisogna controllare in quale tra queste sei aree geografiche si vive. Inoltre bisogna stare attenti ad eventuali decisioni a livello locale visto che i Sindaci possono variare le date e la durata di accensione a fronte di comprovate esigenze come ad esempio nel caso di temperature ancora alte di fronte alle quali possono posticipare la data di accensione. Ecco le date generali per sapere quando si accendono i riscaldamenti nel 2024:

  • Zona climatica A dal 1 dicembre al 15 marzo per un massimo di 6 ore giornaliere: Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle.
  • Zona climatica B dal 1 dicembre al 31 marzo per un massimo di 8 ore giornaliere: Reggio Calabria, Crotone, Trapani, Siracusa, Palermo, Messina, Catania e Agrigento.
  • Zona climatica C che da 15 novembre al 31 marzo per un massimo di 10 ore giornaliere: Imperia, Latina, Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Bari, Lecce, Taranto, Brindisi, Catanzaro, Cosenza, Cagliari, Oristano, Sassari e Ragusa.
  • Zona climatica D dal 1 novembre al 15 aprile per un massimo d 12 ore giornaliere: Genova, La Spezia, Savona, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Massa Carrara, Siena, Forlì, Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro, Roma, Viterbo, Terni, Avellino, Chieti, Pescara, Foggia, Isernia, Matera, Caltanissetta, Nuoro, Teramo e Vibo Valentia.
  • Zona climatica E dal 15 ottobre al 15 aprile per un massimo di 14 ore giornaliere: Alessandria, Asti, Aosta, Biella, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Novara, Padova, Pavia, Sondrio, Torino, Varese, Verbania, Vercelli, Bolzano, Gorizia, Pordenone, Bologna, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rimini, Rovigo, Torino Treviso, Trieste, Udine, Verona, Vicenza, Venezia, Arezzo, Perugia, Rieti, Frosinone, L’Aquila, Campobasso, Potenza ed Enna.
  • Zona climatica F nessuna limitazione di gradi ed orario: Cuneo, Belluno, Trento

Qual è la temperatura massima da tenere in casa

La temperatura massima da tenere in casa è di 20 gradi centigradi. Si tratta di un parametro disciplinato da vari decreti governativi che recepiscono le indicazioni sulla temperatura corretta da tenere in casa che arrivano dall’OMS, l’Organizzazione mondiale della sanità. La soglia massima fissata a 20° C ha una tolleranza di due gradi, quindi la temperatura potrà essere al massimo di 22 gradi. Anche in questo caso, però, in presenza di situazioni climatiche particolarmente severe, le autorità comunali, con proprio provvedimento motivato, possono autorizzare temperature più elevate.

Cosa rischia chi non rispetta le regole: multe e sanzioni

Per l’uso dei riscaldamenti in modo non conforme alla normativa sono previste alcune sanzioni in base al Testo Unico dell’edilizia e ai decreti ministeriali. Per chi viene tovato in difetto durante controlli a campione, è previsto il pagamento di una multa non inferiore a euro 516 e non superiore a euro 2.582, La sanzione scatta nei confronti del proprietario o dell’amministratore condominiale o del terzo responsabile che non ottemperino agli obblighi di contenimento dei consumi.

2 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views