Quando osare paga: 4 azzardi famosi nella storia

Meglio accontentarsi di quello che si ha o rischiare per ottenere qualcosa di più? È un dilemma di fronte al quale ci troviamo spesso, e che nella storia si è ripetuto innumerevoli volte. Vi raccontiamo la storia di 4 azzardi coronati da un successo tanto strepitoso quanto – a volte – inaspettato.
A cura di Ciaopeople Studios
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“La fortuna aiuta gli audaci”, dice la saggezza popolare, ed è vero che ci vuole un grande coraggio per lanciarsi in un'impresa tanto ambiziosa quanto difficile da realizzare con successo. Ma se guardiamo al passato, quante imprese non avrebbero mai visto la luce se chi le ha alla fine intraprese si fosse lasciato scoraggiare dall'apparente irrealizzabilità del progetto? Chissà quante volte Cristoforo Colombo si sarà visto ridere in faccia proponendo la sua rotta verso le Indie e, più recentemente, quanti avranno consigliato a Barack Obama di mantenere il suo incarico da senatore piuttosto che puntare a diventare il primo presidente afroamericano degli Stati Uniti. Osare paga, e lo dimostrano anche altri quattro azzardi rimasti nella storia.

20 luglio 1969: il primo uomo sulla Luna

Dopo il sogno di volare, quello di andare sulla Luna è forse il più connaturato nella natura dell'uomo. Il nostro satellite, così misterioso e lontano, ha sempre attirato le nostre fantasie, e il 20 luglio di cinquant'anni fa erano in tanti, in tutto il pianeta, a seguire con il fiato sospeso le immagini provenienti – davvero – da un altro mondo. Fu un azzardo, la missione poteva trasformarsi in una tragedia, ma fu, invece, “un piccolo passo per l'uomo, ma un grande passo per l'umanità”, come dichiarò, con una frase anch'essa divenuta iconica Neil Armstrong, il primo uomo a mettere piede sul suolo Lunare.

Ma chi è questo Harry Potter?

Chi non conosce questo timido maghetto e le sue avventure ambientate nella scuola di Hogwarts? Pubblicata tra il 1997 e il 2007, la saga di Harry Potter è diventata un vero oggetto di culto, conquistando le prime posizioni tra i libri più venduti di sempre. Questo successo, però, non ha nulla di scontato. L'autrice J. K. Rowling, infatti, propose il suo primo libro Harry Potter e la Pietra Filosofale a ben dodici case editrici prima di trovarne una disposta all'azzardo, la casa editrice indipendente Bloomsbury, che firmò uno dei suoi più grandi successi. Fu il primo passo di una marcia trionfale che prosegue ancora oggi, con milioni di lettori che si appassionano a ogni opera che esce dalla penna dell'autrice.

Jackie Robinson, il primo giocatore di baseball afroamericano

A molti il nome Branch Rickey non sarà familiare, eppure è il protagonista di una vicenda epica, di un azzardo sportivo coronato da un grande successo. Rickey è considerato uno degli innovatori del gioco del baseball negli USA. In questo mondo aveva iniziato la carriera giovanissimo, come giocatore e poi come allenatore e dirigente. Fu in queste vesti che nel 1947 prese una decisione storica: mise sotto contratto Jackie Robinson, un giocatore di colore, infrangendo la regola non scritta che vietava di fatto agli afroamericani di giocare nella MLB, la Major League Baseball. Robinson sarebbe diventato uno dei più grandi giocatori di sempre e uno dei simboli dell'integrazione razziale. Rickey aveva a disposizione fior di giocatori, avrebbe potuto accontentarsi del loro talento, ma lui ha voluto puntare sull'ignoto, su Robinson, e la fortuna è stata dalla sua parte. Spesso ci troviamo davanti a questo tipo di dilemma: accontentarci di quello che abbiamo o rischiare? È un brivido che si può provare anche con “Deal or No Deal” la slot machine online di StarCasinò ispirata a uno dei format televisivi più conosciuti del mondo, quello della trasmissione Affari Tuoi. Anche grafica e sonoro rimandano alla versione TV, con le classiche scatole blu e il telefono nero, e allo stesso modo si scelgono i pacchi e si ricevono offerte per cedere il proprio e sperare nella fortuna. Chi non risica…

Dalla spiaggia alla pista da sci

Nelle gare di bob la partenza è fondamentale, roba da velocisti. E gli atleti giamaicani sono tra i migliori velocisti del mondo. Perché non proporre a quattro di loro di formare una squadra di bob e lanciarsi negli sport invernali? È questo il pazzo azzardo di due businessmen americani che lanciarono la sfida della partecipazione alle Olimpiadi Invernali di Calgary del 1988. La performance non fu brillantissima e si concluse con il ribaltamento del bob, ma le due successive edizioni andarono molto meglio e il team ispirò altri paesi tropicali a formare proprie squadre per questa disciplina.

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