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Quando finirà l’ondata di caldo torrido sull’Italia: le previsioni meteo del climatologo Giulio Betti

Nei prossimi giorni le temperature saranno molto alte, in particolare al Centro-Sud e Isole, dove sono attesi anche picchi di 40-42 gradi, mentre al Nord i valori saranno leggermente più contenuti. Da venerdì a domenica sull’Italia però arriveranno due perturbazioni. Previsto un deciso calo termico.
Intervista a Giulio Betti
climatologo presso il Consorzio LaMMA (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale) e l’Istituto di Bioeconomia del CNR di Firenze
A cura di Davide Falcioni
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Il caldo torrido che da giorni sta investendo l’Italia non molla la presa. Anche oggi l’anticiclone africano determinerà temperature torride su tutto il Paese e il livello di allerta resta alto in 14 città, dove il Ministero della Salute ha diramato il bollino rosso. Il caldo sarà dunque afoso, favorito dall’afflusso di aria di origine sub-tropicale dall’interno del continente africano.

Anche nei prossimi giorni le temperature saranno molto elevate, in particolare al Centro-Sud e Isole, dove sono attesi anche picchi di 40-42 gradi, mentre al Nord i valori saranno leggermente più contenuti ma con un’afa più forte. Farà insolitamente caldo anche in montagna, con la quota dallo zero termico che, ad esempio, sulle Alpi si spingerà fino a 4.200/4.400 metri.

Ma quando finirà questa ondata di caldo torrido? Quando si potrà tirare – letteralmente – un sospiro di sollievo? Una boccata d'aria – come spiega Giulio Betti, climatologo presso il Consorzio LaMMA (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale) e l’Istituto di Bioeconomia del CNR di Firenze –  arriverà solo nel weekend. Bisognerà pazientare (o meglio, resistere) ancora pochi giorni. "L'Italia – spiega a Fanpage.it lo scienziato – è interessata da un promontorio anticiclonico alimentato da masse d'aria subtropicale desertica. Questa condizione opprime, a fasi alterne, le regioni meridionali da quasi due mesi, interessando però anche quelle del centro nord in particolar modo negli ultimi giorni".

Giulio Betti
Giulio Betti

Fortunatamente però le temperature da record sono destinate a scendere. L'anticiclone infatti è destinato ad attenuarsi da venerdì per via del transito di due distinte perturbazioni atlantiche. "La prima – aggiunge Betti – transiterà tra venerdì e sabato portando temporali sulle Alpi e prealpi, in particolare quelle orientali, ma interessando anche parti dell'Appennino settentrionale con qualche isolato temporale. Questa perturbazione determinerà un calo termico al nord, mente al centro e sud farà ancora molto caldo, con punte di 39/40 gradi al meridione".

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Sabato la coda della perturbazione transiterà sui Balcani. "Si verificheranno rovesci anche sull'Appennino, con temporali possibili anche sulle regioni adriatiche e residui fenomeni al nord. I temporali si accompagneranno a un calo delle temperature avvertibile anche sull'Italia centrale e meridionale. Farà ancora molto caldo, però, in particolare al sud". Nelle regioni meridionali, dunque, la colonnina di mercurio non si discosterà di molto dai valori di questi ultimi giorni.

Una buona notizia arriverà domenica. Spiega Betti, infatti, che "il transito di una nuova perturbazione decisamente più intensa porterà temporali sul nord Italia e su parte delle regioni centrali (Appennino e medio versante adriatico). Stavolta la perturbazione sarà accompagnata da masse d'aria decisamente più fresca che determinerà un calo termico su tutto il centro-nord e da lunedì anche al sud". Non aspettiamoci però valori termici troppo bassi. "Preciso – conclude il climatologo – che il calo delle temperature riporterà i valori della norma e non al di sotto delle medie. A seguire, sebbene ci sia ancora bisogno di conferme, sembra che questa massa d'aria fresca possa insistere per altri tre o quattro giorni anche la prossima settimana, mantenendo le temperature entro valori più contenuti".

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