Quando fare il tampone rapido o molecolare per uscire da isolamento e quarantena: le nuove regole
Il nuovo decreto covid voluto dal governo per disciplinare quarantena e isolamento in caso di contatto con positivo al coronavirus o in caso di contagio ha cambiato molte delle regole precedenti su tempistiche relative a quando fare i tamponi, sia per l'uscita dall'isolamento dei positiviche per l'uscita dalla quarantena per i contatti con i positivi. In generale il comportamento da tenere sia in caso di contatti con positivi che di contagio è determinato dallo stato di copertura vaccinale: le nuove regole sono meno stringenti rispetto a prima per i vaccinati, in particolare per quelli che hanno avuto la terza dose booster o che abbiano concluso il primo ciclo vaccinale con due dosi da non oltre i 120 giorni. Regole sostanziamele invariate invece per i non vaccinati e i vaccinati parzialmente. Un altro elemento chiave è l’assenza di sintomi covid che può accelerare l’uscita da isolamento e quarantena. Secondo le nuove regole, solo se non si hanno sintomi, per uscire dall’isolamento per i vaccinati con terza dose è possibile effettuare un test, sia antigenico rapido sia molecolare, anche in una struttura privata autorizzata che poi comunicherà l’esito al Servizio sanitario nazionale, anche se i due test non hanno la stessa percentuale di efficacia. Non sono validi, invece, i tamponi fai da te.
Quando fare il tampone molecolare durante l'isolamento per Covid
Per quanto riguarda i contagiati covid, le regole su quando fare il tampone molecolare durante l'isolamento sono state chiarite da una circolare del Ministero della Salute. La distinzione base ancora una volta riguarda lo stato vaccinale e l’assenza di sintomi, due punti chiave per accorciare i tempi. Nel dettaglio, le norme indicano che in caso di assenza di sintomi, chi ha già ricevuto la dose booster o ha già completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, può uscire dall’isolamento dopo 7 giorni invece di 10 ma sempre dopo un tampone con risultato negativo, sia esso molecolare o antigenico. In caso di sintomi, invece, l’isolamento deve durare almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi e si conclude sempre con un test molecolare o antigenico negativo effettuato dopo almeno 3 giorni senza sintomi. In caso di ulteriore positività al test, l’isolamento prosegue per altri sette giorni al termine dei quali va effettuato un altro test. Anche in questo caso, se negativo, finisce l’isolamento ma se positivo l’isolamento prosegue e termina non prima dei 21 giorni e solo previa autorizzazione del proprio medico di base.
Tampone molecolare dopo il contatto con un positivo, quando e come farlo
Per quanto riguarda i contatti con positivi e sempre in assenza di sintomi, coloro che hanno completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, la quarantena ha durata di 5 giorni e si conclude con test molecolare o antigenico con risultato negativo. Per coloro che hanno ricevuto la terza dose, abbiano completato il ciclo vaccinale con due dosi da meno di 120 giorni oppure siano guariti nei 120 giorni precedenti, non si applica la quarantena e dunque non c’è necessità di tampone. Per loro scatta l’obbligo di indossare mascherine di tipo FFP2 per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso con un periodo di Auto-sorveglianza di 5 giorni per capire se sorgano sintomi. In caso di sintomi covid in questo arco di tempo, è previsto un test antigenico rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto con positivo.