Quando cambia l’ora solare nel 2021 e quando tornerà l’ora legale
È partito il conto alla rovescia per il ritorno dell'ora solare: nella notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre 2021, infatti, le lancette andranno spostate un'ora indietro, dalle 3 alle 2. Ciò significa che ci sarà un'ora di buio in più tutti i giorni anche se ci sarà più luce alla mattina, tipico del periodo autunnale ed invernale, e che si dormirà un'ora in più, almeno fino a domenica 27 marzo 2022, quando tornerà l'ora legale. Anche per i più distratti niente paura: ormai la tecnologia fa tutto in automatico, smartphone, pc e tablet si aggiorneranno da soli e toccherà modificare gli solo orologi a parete e quelli da polso tradizionali. Si ricordi che in Italia il passaggio da ora solare a ora legale è in vigore dal 1966, dopo essere stata utilizzata una prima volta nel 1916 ed essere stata poi abolita e riconfermata varie volte, fino all'adozione prevista con una legge apposita nel 1965. Da tre anni è in corso un dibattito trai paesi dell'Unione europea, dove esistono tre fusi orari, per abolire l'ora solare e mantenere per tutti i 12 mesi l'ora legale, ma la pandemia ha congelato la discussione.
Quando scatta l'ora solare e perché
Dunque l'ora solare tornerà nel 2021 nella notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre. Oltre ad avere delle conseguenze sulla salute delle persone, con alcuni effetti collaterali associabili a quelli del jet lag, come stanchezza, irritabilità, perdita di concentrazione e produttività sul posto di lavoro, nausea e inappetenza, bisogna considerare anche gli effetti sui consumi di energia e sulle tasche delle famiglie legati al cambio d'ora. Durante i mesi autunnali e invernali, infatti, quando scatta l'ora solare, diventano più onerosi per le famiglie e per l'ambiente circostante. Parlando di numeri, Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, ha stimato che solo "nel 2020 i benefici dell'ora legale hanno determinato un risparmio pari a 400 milioni di kWh (quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 150 mila famiglie), un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 205mila tonnellate e a un risparmio economico pari a circa 66 milioni di euro".
Quando torna l'ora legale
L'ora legale tornerà nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo 2022: in questo caso le lancette si sposteranno in avanti di un'ora, dalle 2 alle 3. Si dormirà un'ora in meno ma soprattutto durante il corso della giornata si avranno a disposizione più ore di luce, facendo buio di sera un'ora più tardi. Il che comporterà, come abbiamo visto, evidenti risparmi sia in termini di consumi che di energia, sfruttando un minore uso dell'illuminazione elettrica
Il dibattito sull'abolizione del cambio dell'ora
Tra luglio e agosto 2018 era stata avanzata la proposta di abolizione del cambio dell’ora, fortemente voluta dai paesi del Nord Europa, con il lancio di un sondaggio nel quale veniva chiesto ai cittadini dell'UE se volessero o meno tenersi l'ora legale. A tale quesito risposero più di 4,6 milioni di persone: l'84% chiedeva che il cambio dell'ora venisse abolito, mantenendo solo l'orario naturale e quindi l'ora solare. Il motivo della richiesta risiedeva nel fatto che mentre in paesi come la Spagna o l'Italia l'ora legale allunga effettivamente le giornate, al Nord, dove le giornate sono già più estese, tale effetto non produce alcun beneficio. Tuttavia, nella discussione che è seguita alla Commissione Europea non si è raggiunta una decisione univoca che accontentasse tutti i Paesi membri, per cui si è pensato persino di andare nella direzione di una abolizione o meno a blocchi con i Paesi meridionali dell'Ue che avrebbero potuto tenere l’ora legale per tutto l’anno, quelli settentrionali che invece avrebbero potuto avere per 12 mesi l'ora solare. Tuttavia, una risposta definitiva ancora non è arrivata. Per il momento l'Italia ha detto di no all'abolizione del cambio e ha depositato una richiesta formale per mantenere il sistema tuttora in vigore, cioè sei mesi l’anno di ora legale e sei mesi l’anno di ora solare, soprattutto per i vantaggi legati al risparmio di energia elettrica.