Quando cambia l’ora legale nel 2023 e quando torna l’ora solare
Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 torna l'ora legale: le lancette di tutti gli orologi andranno spostate in avanti, dalle 2 alle 3. Operazione che ormai da qualche anno avviene in automatico su smartphone e altri apparecchi tecnologici (tablet, computer, smartwatch), mentre bisognerà farlo a mano su quelli a parete e su diversi elettrodomestici (forno, microonde, etc).
Si guadagnerà un’ora di luce in più al giorno nei prossimi mesi. Ma nell’immediato il primo effetto concreto sarà quello di dormire un’ora in meno, visto che le 2 diventeranno le 3 e ci si alzerà prima.
Adottare l'ora legale (istituita in Italia come misura di guerra nel 1916) significa beneficiare della luce naturale per un'ora in più nel pomeriggio, riducendo la necessità dell'illuminazione artificiale. Questo permette, nel periodo da marzo a ottobre, di sfruttare la presenza della luce solare per ridurre i consumi di energia elettrica. E quest'ultimo, visto anche il recente caro bollette, è uno dei motivi per cui il dibattito sull’abolizione del cambio d’ora e l’adozione dell’ora legale tutto l’anno divampa.
L'ora legale scatta domenica 26 marzo 2023: lancette in avanti di un'ora
L'ora legale tornerà dunque nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo quando lancette dei nostri orologi faranno un "salto" di un'ora in avanti. L'appuntamento con l'ora legale ci "ruberà" 60 minuti di sonno, ma in cambio ci regalerà un'ora in più di luce alla sera.
Quando torna l'ora solare
L'ora legale rimarrà in vigore fino a domenica 29 ottobre 2023, quando si tornerà a quella solare.
Secondo un’analisi di Terna, la società italiana delle reti di trasmissione dell’energia elettrica, dal 2004 a oggi, grazie all’ora legale, l’Italia ha risparmiato un totale approssimativo di 10,9 miliardi di chilowattora generando un risparmio per i cittadini di circa due miliardi di euro.
Secondo uno studio di Conflavoro Pmi, l’associazione che tutela e rappresenta le piccole e medie imprese, mantenendo l’ora legale per tutto l’anno si potrebbero risparmiare fino a 2,7 miliardi di euro nel corso del 2023 avendo un totale di 147 ore di luce naturale in più applicando l’ora legale anche quando è in vigore quella solare.
Perché il cambio ora non è ancora stato abolito?
Da da anni si parla della possibile abolizione del cambio d'ora in Italia, ma è giusto ricordare che l'ipotesi è stata caldeggiata soprattutto dai Paesi nord-europei, capeggiati da Polonia e Finlandia: vista la loro posizione geografica nei mesi estivi questi paesi (in particolare quelli scandinavi) non vedono un particolare beneficio nel cambio d'ora.
Nella discussione che è seguita alla Commissione Europea non si è raggiunto però un compromesso che accontentasse tutti i Paesi membri.
L’Italia, con il governo Conte-bis nel novembre del 2019 ha depositato a Bruxelles una richiesta formale per mantenere intatta la situazione attuale. Al documento non sono state apportate modifiche, quindi il cambio di orario due volte all’anno resta invariato.