Quando arriverà in Italia la pillola antivirale di Merck contro il Covid approvata nel Regno Unito
Il Regno Unito è il primo paese al mondo ad aver dato il via libera all'uso del molnupiravir, la pillola contro il Covid-19 prodotta da Merck. Dopo i vaccini, l'Mhra, l'agenzia regolatoria inglese, si rende così protagonista con questa autorizzazione di un'altra pietra miliare nella lotta alla pandemia di Coronavirus. Il farmaco verrà commercializzato con il nome di Lagevrio e verrà utilizzato per il trattamento della malattia da lieve a moderata negli adulti che sono risultati positivi a Sars-Cov-2 e che presentano almeno un fattore di rischio di sviluppare la malattia in forma grave. Ma quando arriverà anche in Italia questa pillola antivirale?
Locatelli: "Aifa si è attivata per avere molnupiravir"
In realtà, una data precisa non c'è ancora. Come per tutti i farmaci che vengono immessi sul mercato, serve prima l'autorizzazione degli enti regolatori internazionali. Al momento molnupiravir resta in revisione oltre che presso l'americana Fda anche presso l'Ema, che dal canto suo ha garantito di essere "pronta a fornire consulenza agli Stati membri affinché possano rendere disponibile questo nuovo trattamento per l’uso di emergenza, prima di un’autorizzazione all’immissione in commercio". Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore della Sanità e membro del Cts, ha detto proprio oggi, nel corso di una conferenza, che "Aifa si è già attivata per acquisire una quantità adeguata del farmaco antivirale orale per il Covid-19 molnupiravir". Quindi, non appena arriva l'ok dall'Agenzia europea del farmaco, l'Italia sarà pronta a distribuire la pillola di Merck. "A fronte della disponibilità dichiarata ieri dall'Agenzia europea del farmaco a supportare eventuali acquisizioni, vi è però un ritardo in quella che sarà l'approvazione a livello centrale da parte di Ema e intanto già Aifa si è mossa", ha aggiunto Locatelli.
Quanto costa la pillola antivirale di Merck e di cosa si tratta
Il farmaco di Merck viene somministrato per via orale, sono 800 mg due volte al giorno per cinque giorni e risulta efficace se usato nelle prime fasi dell’infezione. Ogni ciclo di terapia costerà 700 dollari. Ma l'azienda, insieme a Ridgeback Botherapeutics e alla Emory University di Atlanta, a cui si deve la scoperta della molecola, non riceveranno royalty per le vendite della pillola finché Covid-19 rimarrà classificata dall’Organizzazione mondiale della sanità come un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale. Il molnupiravir nello studio clinico di fase 3 (eseguito su 775 pazienti) ha mostrato di dimezzare il rischio di ospedalizzazione e morte nei pazienti adulti con Covid lieve e moderato, collegato a qualsiasi tipo di variante finora identificata, che non fossero vaccinati e fossero a rischio di sviluppare una forma severa della malattia. Ma non si tratta di una novità, perché in realtà i ricercatori della Emory University lavorano al molnupiravir dal 2013. L’arrivo del Covid ha fatto pensare che il principio attivo del farmaco potesse risultare una potenziale terapia anti-influenzale ad ampio spettro e in fase pre clinica ha bloccato in 24 ore la trasmissione di Sars-Cov-2 nei furetti.