Qualità della vita: Vienna regina, Milano 41esima, Roma 51esima

È la società di consulenza Mercer ad aver realizzato lo studio sulla qualità della vita in 223 città in tutto il mondo, basandosi su 10 parametri di riferimento, che dovrebbero servire a restituire la fotografia su ambiente, politica, lato economico, sicurezza, attività ricreative, mobilità, scuola, servizi pubblici e qualità dell'abitare. Lo studio in realtà "è concepito per aiutare le multinazionali e le grandi aziende a retribuire i propri dipendenti in modo equo, quando vengono chiamati ad incarichi internazionali", dal momento che si ritiene "di grande importanza fornire incentivi per premiare e riconoscere gli sforzi che i propri dipendenti, con le loro famiglie, devono affrontare nell’accettare un’assegnazione internazionale, soprattutto se riguarda città disagiate".

Un primo dato che balza agli occhi è il miglior dato complessivo delle città europee, nelle quali mediamente si vive meglio che nel resto del mondo, con 5 città nelle prime dieci posizioni. Al top della classifica troviamo infatti Vienna, seguita da Zurigo, mentre Monaco di Baviera si colloca in quarta posizione e precede Dusseldorf (sesta) e Francoforte (settima). Al terzo posto c'è Auckland, quinta Vancouver, mentre bisogna segnalare come in coda alla classifica vi siano città del Medio Oriente o dell'Africa: a cominciare da Baghdad, ultima, per proseguire con Bangui (Repubblica Centrafricana), N'Djamena (Chad), Sana'a (Yemen) e Brazzaville (Congo).

Per quanto riguarda le città italiane prese in considerazione, abbiamo Milano al quarantunesimo posto e Roma al cinquantunesimo. Come si legge nel comunicato ufficiale: "Confrontando la Capitale e Milano, che si posizionano vicine, Roma offre un ambiente naturale più attraente, ma un sistema di trasporto pubblico meno efficiente, in un contesto politico, sociale ed economico meno favorevole al business. Roma rispetto alla top performer Vienna, totalizza un punteggio migliore per le possibilità ricreative e l’ambiente naturale che può offrire. Tuttavia esprime maggiore instabilità dal punto di vista politico e sociale e minori disponibilità abitative, a parità di offerta scolastica".