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Qualità della vita, Ravenna è prima. Agrigento la città peggiore d’Italia

Nella classifica del “Sole 24 Ore” la provincia romagnola sul podio con Trento e Modena. Milano e Roma guadagnano punti. Il Sud riesce a spingersi nella prima parte della classifica solo con le province sarde. Napoli (l’anno scorso ultima) è 96°.
A cura di Biagio Chiariello
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Ravenna è la provincia italiana dove si vive meglio, mentre Agrigento quella in cui si sta peggio. Lo si evince dall’ultima edizione della speciale classifica sulla qualità della vita nelle 107 province italiane stilata da Il Sole 24 Ore. Il capoluogo di provincia romagnolo guadagna l’”oro” per la prima volta, facendo un balzo di ben 6 posizioni, dopo che l’anno scorso aveva chiuso al sesto posto. Seconda la vincitrice del 2013, Trento, seguita da Modena, un’altra città dell’Emilia Romagna che chiude il podio. Negli ultimi posti della classifica 2014 spiccano le province del Meridione, con quella siciliana che crolla di ben 11 posizioni e finisce “maglia nera”, preceduta da Reggio Calabria e Foggia. Un primato negativo che la città dei Templi si è “guadagnata” anche nel 2007 e nel 2009.

Ravenna prima, Agrigento ultima

La ricerca del Sole 24 Ore mette a confronto “le performance di vivibilità delle province italiane tramite un'articolata serie di parametri suddivisi in sei capitoli d'indagine”, ciascuno basato a sua volta su sei parametri e su una graduatoria di tappa: Tenore di vita, Affari e Lavoro, Servizi ambiente salute, Popolazione, Ordine pubblico e Tempo libero. Ravenna vince l'edizione 2014 soprattutto grazie agli alti voti ottenuti in materia di ‘Servizi, ambiente e salute’ (dove è prima): la disponibilità di asili rispetto alla potenziale utenza è il doppio della media, il tasso di emigrazione ospedaliera non raggiunge il 3% (media 9%), l'indice di smaltimento cause civili è pari a 52 (media 38). Bene fa anche nel capitolo ‘Affari e lavoro’ (ottimo rapporto tra impieghi e depositi e alto tasso di occupazione, 67%) e nella ‘Popolazione’ dove spicca per il miglior rapporto tra under 15 e over 64 (121 contro 87). Ravenna è però bocciata sull'’Ordine pubblico’, settore dove è forte l'incidenza dei reati denunciati. Una situazione, questa della sicurezza, che accomuna molte province del Nord e grandi aree metropolitane. Agrigento, se sui Reati ottiene un buon piazzamento, negli altri test, in particolare alle voci Ambiente e Lavoro, va male. Agrigento, che oggi – nota Il Sole – “non ha nemmeno un’amministrazione” visto il sindaco Marco Zambuto si è dimesso dopo una condanna per abuso d’ufficio, sconta invece un forte peggioramento del tasso di occupazione, crollato al 40%, la bassissima quota di export sul pil, un valore aggiunto pro capite fermo a 11.402 euro a fronte dei 27.760 di Ravenna e un arretramento dell’indice dell’ordine pubblico.

Qualità della vità, le altre province

Non solo Ravenna, tra le città emiliano-romagnole nei primi dieci posti (Modena terza, quinta Reggio Emilia e settima Bologna, che un anno fa era terza). In realtà tutti  capoluoghi emiliani sono nella prima metà classifica: Forlì Cesena 18°, Parma 19°, Piacenza 22°,Rimini al 32esimo posto e Ferrara al 43esimo. Il Sud compare nella prima parte della classifica solo grazie alle province sarde (Olbia-Tempio, Sassari e Nuoro). Per il resto anche questa volta deve rassegnarsi alla parte bassa, dove prevalgono province siciliane, calabresi e pugliesi. Napoli, ultima nella scorsa edizione, guadagna il 96° posto. Tra le altre grandi città, Milano è ottava (era decima un anno fa), Roma passa dal 20° al 12° gradino. Firenze arriva al 16° posto, tre più in basso Parma, Genova 24°, Torino 54°, Venezia alla 65esima posizione, Bari 91°. Palermo al 95esimo posto.

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