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Qualità della vita: la provincia migliore è Trento, la peggiore Crotone

La classifica della qualità della vita premia ancora una volta la provincia del Trentino Alto Adige. Male ancora una volta Napoli, al 105esimo posto.
A cura di Redazione
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Migliora complessivamente la qualità della vita nelle province italiane, con 59 province su 110 che fanno registrare standard di vita buoni o accettabili. È questa la fotografia che emerge dalla quindicesima edizione de ‘L'indagine sulla qualità della vita nelle province italiane', presentata da Italia Oggi Sette e curata dal dipartimento di Scienze sociali e Economiche dell'Università La Sapienza di Roma. Una ricerca che compara gli standard  delle 110 province in quattro macro-categorie: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, salute, tempo libero e tenore di vita. Nello specifico poi vengono presi in considerazione 94 differenti indicatori di base, che concorrono a determinare 21 dimensioni successive ed un punteggio complessivo che dovrebbe riassumere il "complesso della qualità della vita".

Infine, viene redatta una graduatoria generale, che quest'anno premia Trento, al primo posto anche per quel che concerne i servizi scolastici e finanziari e nelle prime posizioni per tenore di vita e salute. Alle sue spalle Belluno, mentre nelle ultime posizioni di piazzano Napoli (105), Enna (109) e infine Crotone (110). In generale il rapporto sottolinea come nella parte bassa della classifica, in particolare per quello che concerne le province in cui le condizioni complessive sono "insufficienti", vi siano soltanto province del Mezzogiorno, con segnali di miglioramento pressoché nulli e con una tendenza al peggioramento specie nei centri urbani.

Per quel che concerne i dati specifici, va segnalato il peggioramento generale del comparto "ambiente", con i grandi centri che precipitano in graduatoria (Torino perde 49 posizioni, Milano 37, Roma 15 ed è penultima in Italia, Napoli 12), mentre buoni sono i risultati del comparto economico al Centro – Nord (al Sud è un disastro, con la palma nera ad Avellino, Salerno e Reggio Calabria). Per i servizi sanitari invece primeggia Pisa, mentre in coda vi sono le province sarde e siciliane.

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