video suggerito
video suggerito

Qualità della vita 2023: la classifica delle province dove si vive meglio

Pubblicata l’edizione 2023 della classifica del Sole24Ore delle province italiane in cui si vive meglio. Ad aggiudicarsi la vittoria quest’anno è Udine che è riuscita a piazzarsi sul gradino più alto del podio, fanalino di coda invece Foggia che troviamo al 107esimo posto. Tutti i dettagli.
A cura di Eleonora Panseri
93 CONDIVISIONI
Immagine

È stata pubblicata l'edizione 2023, la 34esima, della classifica del Sole 24 Ore sulle province italiane in cui si vive meglio. Ad aggiudicarsi la vittoria quest'anno è Udine che, dopo aver conquistato un posto nelle prime 10 posizioni solamente tre volte dalla prima edizione del 1990 a oggi, precisamente nel 2016, nel 2020 e nel 2021, è riuscita a piazzarsi sul gradino più alto del podio.

Scende di una posizione invece Bologna, vincitrice dell’edizione 2022, anche se ancora in testa nella categoria "Demografia, salute e società", spinta dai livelli d’istruzione elevati, e Trento, che quest'anno arriva terza e vince anche l’Indice della sportività e di Ecosistema Urbano 2023.

Dopo 12 anni torna invece a vestire la maglia nera Foggia che, come nel 2011 e nel 2012, si posiziona sul fondo della classifica, al 107esimo posto.

Primo posto a Udine: ecco perché

La provincia friulana ha scalato 11 posizioni e si è aggiudicata il primo posto tra le 107 prese in esame, valutate rispetto a 90 indicatori statistici, grazie ad alcune particolari performance.

Tra queste ci sono il primo posto nell’indice della Qualità della vita delle donne e l’ottavo posto in quello che misura la Qualità della vita dei bambini; il record di palestre, piscine e centri per il benessere fisico; il quarto posto nella categoria "Giustizia e sicurezza" per la limitata frequenza di incendi, delitti informatici e furti di autovetture; e la bassa incidenza di famiglie con Isee sotto i 7mila euro e di imprese in fallimento.

Le altre province nella top ten

Si confermano nella top ten anche Milano, che mantiene l'ottavo posto dello scorso anno e resta prima nella categoria "Affari e lavoro", e Firenze che, dopo aver occupato il podio nel 2022, quest’anno è soltanto sesta, perdendo tre posizioni a causa dei dati relativi alle denunce di furti con strappo e rapine in pubblica via, dai canoni di locazione, che arrivano all’84% del reddito medio dichiarato, e da alcuni nuovi parametri, come il consumo di farmaci contro l’obesità.

Tra le prime dieci anche la provincia di Monza e Brianza che conquista 14 posizioni e il primato nella categoria "Ricchezza e consumi", grazie a buoni risultati nella spesa media delle famiglie per l’acquisto di beni durevoli e ai dati immobiliari.

Verona chiude la top ten, al primo posto nel 2020 e nel 2021. Grandi assenti invece sono Trieste e Bolzano, che quest'anno sono scese rispettivamente in 12esima e 13esima posizione.

Le performance di queste due province sono state influenzate anche da un piazzamento nella seconda metà della classifica del comparto "Ambiente e servizi", complici valori non positivi in alcuni indicatori, tra cui le scuole accessibili e le farmacie per Bolzano; l’energia da fonti rinnovabili e gli investimenti Pnrr per Trieste, anche se quest’ultima riconquista la leadership in "Cultura e tempo libero".

Le ultime 40 posizioni in classifica

Le province del Mezzogiorno, come emerso anche nella scorsa edizione, restano concentrate nella seconda metà della classifica. Unica eccezione di Cagliari che riesce a raggiungere il 23esimo posto. Ma non mancano le variazioni.

Nelle ultime 40 posizioni scendono nove province del Centro o del Nord, tre in più rispetto all’anno scorso: Latina all'87esima, Imperia all'81esima, Frosinone all'80esima, Alessandria alla 70esima e Rovigo alla 68esima. A queste si sono aggiunte Grosseto (74esima), Viterbo (75esima), Rieti (73esima) e Massa Carrara (72esima).

93 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views