Quali sono le ultime mini zone rosse rimaste in Italia
L'incidenza del coronavirus è in netta diminuzione in tutta Italia: secondo l'odierno monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità – infatti – nella settimana dal 10 al 16 maggio vi sono stati 73 casi ogni 100mila abitanti, ben 30 in meno rispetto alla settimana precedente. L'obiettivo dei 50 positivi ogni 100mila abitanti è ora a portata di mano e – se raggiunto – consentirà di riprendere un adeguato tracciamento dei contagi e tenere più facilmente sotto controllo l'epidemia. Sempre stando al monitoraggio dell'ISS è poi in calo anche l'indice Rt nazionale, a 0,78 (era 0,86 la scorsa settimana), con un range 0,71-0,90, quindi sotto la soglia di 1 anche nel limite superiore. Insomma, l'emergenza sanitaria non è finita ma la situazione epidemiologica migliora e tutta Italia dalla prossima settimana sarà gialla, anche se persistono ancora delle mini "zone rosse" locali contraddistinte da maggiori restrizioni. Sono stati i presidenti di Regione, sulla base dei dati a loro disposizione, a stabilire le aree che necessitano di limitazioni. Ecco dove sono le nuove zone rosse locali, regione per regione.
La regione con il maggior numero di "mini zone rosse" è la Sicilia. Fino al 26 maggio saranno in vigore le restrizioni massime nei comuni di Gagliano Castelferrato, (Enna), San Biagio Platani, (Agrigento), Capo Passero (Siracusa) e Santa Teresa di Riva (Messina). I comuni di Tortorici e Nizza di Sicilia (Messina), Santa Cristina di Gela, San Cipirello, Vicari e Corleone (provincia di Palermo), Ravanusa (provincia di Agrigento), Mineo (provincia di Catania), Gela e Riesi (provincia di Caltanissetta), Maniace (provincia di Catania) sono invece da appena due giorni tornati in zona gialla. In Abruzzo fino a stasera limitazioni da "zona rossa" a Celano, in provincia de L’Aquila, e Sant’Egidio alla Vibrata, in provincia di Teramo. Fino al 23 maggio in 6 comuni lucani bisognerà prestare la massima attenzione: si tratta di Anzi, Ripacandida, Pietrapertosa, Acerenza e Rivello, in provincia di Potenza, oltre a Rotondella in Provincia di Matera. Per quanto concerne la Calabria, il governatore Nino Spirlì, tramite un’apposita ordinanza che resterà in vigore fino al 24 maggio, ha disposto la zona rossa per il comune di Rocca di Neto (Crotone), dopo un significativo incremento dei contagi.