Quali sono le Regioni con un’occupazione delle terapie intensive oltre la soglia
Sono otto le Regioni che superano la soglia critica del 30% per l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva da pazienti Covid. I dati aggiornati sul sito di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, fanno emergere anche un incremento rispetto alla scorsa settimana quando – come ricordato ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza – la soglia veniva superata in cinque Regioni e una provincia autonoma. Il dato più preoccupante resta quello dell’Umbria, dove è occupato il 57% dei posti letto in terapia intensiva. Sopra la soglia del 30% troviamo anche le province autonome di Trento (39%) e Bolzano (35%), ma anche le Regioni Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche e Molise, con dati che oscillano tra il 33% e il 37%.
I posti letto in area medica: in 5 superano soglia critica
Leggermente migliori i dati per quanto riguarda l’occupazione dei posti letti in area medica non critica: in questo caso la soglia fissata dal ministero della Salute è quella del 40% e viene superata da cinque tra Regioni e Province autonome: Abruzzo, Marche, Molise, Bolzano e Umbria. L’occupazione dei posti letto di area medica in Italia si attesta al 29%, oltre dieci punti percentuali al di sotto della soglia critica del 40%. Mentre le terapie intensive in tutto il territorio nazionale sono occupate al 24%, pochi punti sotto il valore che fa scattare l’allarme, quello della soglia del 30%.
I dati su terapie intensive e posti letto Regione per Regione
Vediamo qual è, sulla base dei dati Agenas, la situazione Regione per Regione, considerando i posti letto occupati in terapia intensiva e quelli in area medica da pazienti Covid (tra parentesi la variazione rispetto al giorno precedente):
Abruzzo: terapia intensiva 37% (-1%) – area medica 40% (+1%)
Basilicata: terapia intensiva 6% (0%) – area medica 20% (+1%)
Calabria: terapia intensiva 13% (0%) – area medica 20% (0%)
Campania: terapia intensiva 21% (0%) – area medica 32% (0%)
Emilia-Romagna: terapia intensiva 27% (+1%) – area medica 33% (0%)
Friuli Venezia Giulia: terapia intensiva 33% (0%) – area medica 27% (-1%)
Lazio: terapia intensiva 24% (0%) – area medica 28% (-1%)
Liguria: terapia intensiva 25% (0%) – area medica 28% (0%)
Lombardia: terapia intensiva 33% (0%) – area medica 38% (0%)
Marche: terapia intensiva 36% (+3%) – area medica 47% (0%)
Molise: terapia intensiva 36% (-2%) – area medica 43% (-5%)
Bolzano: terapia intensiva 35% (+2%) – area medica 41% (-6%)
Trento: terapia intensiva 39% (+3%) – area medica 29% (-1%)
Piemonte: terapia intensiva 24% (+1%) – area medica 33% (0%)
Puglia: terapia intensiva 28% (-1%) – area medica 35% (0%)
Sardegna: terapia intensiva 10% (-2%) – area medica 15% (0%)
Sicilia: terapia intensiva 16% (0%) – area medica 21% (0%)
Toscana: terapia intensiva 28% (0%) – area medica 17% (+1%)
Umbria: terapia intensiva 57% (+1%) – area medica 54% (-2%)
Valle d’Aosta: terapia intensiva 5% (nd) – area medica 4% (+1%)
Veneto: terapia intensiva 10% (-1%) – area medica 13% (0%).