Quali sono le Regioni con la più alta incidenza di casi Covid secondo il monitoraggio Iss
Peggiorano i dati relativi alla pandemia di Covid-19 in Italia. È quanto è emerso dall'ultimo monitoraggio settimanale realizzato dalla Cabina di regia: a crescere è soprattutto l'incidenza, arrivata a livello nazionale a quota 351 casi per 100mila abitanti, in salita rispetto 241 della scorsa settimana, mentre resta stabile l'Rt, cioè l'indice di trasmissibilità del contagio, a 1,13, al di sopra della soglia di guardia di 1. Ma la situazione cambia da Regione a Regione, anche se tutte si trovano oltre la soglia di incidenza di 50 casi ogni 100mila abitanti, che è quella sotto la quale, come sappiamo, si può procedere al tracciamento sistematico e si può lavorare col contenimento.
I valori dell'incidenza Regione per Regione
Il dato più alto arriva dal Veneto, che al momento si trova in zona gialla e che vede una incidenza in crescita a 590,5 (era 498,9 il 16 dicembre e 365,5 nel periodo 3-9 dicembre). Segue la Lombardia, con incidenza di 516,3 (in aumento rispetto ai due monitoraggi precedenti quando era a 261 e a 171,3), anche se al momento resta in zona bianca. Verso incidenza sui 500 casi anche la Valle d'Aosta, che ora a è 473,8, in crescita addirittura di 143,7 punti. Sopra 400, infine, il Piemonte, la Provincia autonoma di Bolzano, Liguria e Friuli Venezia Giulia. Il valore più basso viene segnalato in Molise con 68,8, ma si tratta pur sempre di numeri in aumento, dal momento che solo 7 giorni fa era a 30,3.
Le Regioni classificate a rischio alto
Sempre secondo il monitoraggio Iss di oggi, tenendo conto anche di altri indicatori, come la percentuale di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva dei pazienti Covid, sono due le Regioni/PPAA che sono state classificate a rischio alto, e cioè Lombardia e vale d'Aosta, mentre 18 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, cinque Regioni/PPAA sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il DM del 30 aprile 2020, e cioè Calabria, Marche, Pa Trento, Puglia e Sicilia.
Una solo Regione/PA è classificata a rischio basso. In forte aumento, si legge nel dossier, anche il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (62.669 vs 42.675 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (27% vs 31% la scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 43%), aumenta anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (28% vs 26%).