Quali sono le regioni con la più alta incidenza Covid secondo il monitoraggio Iss
Anche se frena la crescita dei nuovi casi Covid – nella settimana dal 7 al 13 dicembre sono stati registrati 56.504 contagi, -3,8% rispetto ai 7 giorni precedenti – resta alta la guardia per una nuova possibile ondata dell'infezione. Soprattutto per quanto riguarda le ospedalizzazioni e in vista del periodo natalizio.
Secondo i dati settimanali del monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità, al 13 dicembre l'occupazione dei posti letto in area medica è pari al 11,9% (con 7.426 ricoverati), in aumento rispetto alla settimana precedente (10,7% al 6 dicembre). In aumento anche l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 2,7% (240 ricoverati) rispetto alla settimana precedente (2,5% al 6 dicembre). Tuttavia – confermano gli esperti – "l'impatto sugli ospedali nel complesso resta contenuto".
A livello territoriale, è l'Abruzzo la regione con la maggiore incidenza Covid nell'ultima settimana in Italia, e non il Lazio come comunicato in un primo momento. "L'incidenza settimanale (dal 7 al 13 dicembre) dei casi diagnosticati e segnalati presenta variazioni in quasi tutte le Regioni/province autonome rispetto alla settimana precedente. L'incidenza più elevata è stata riportata nella Regione Abruzzo (222 casi per 100.000 abitanti) e la più bassa in Sicilia (2 casi per 100.000 abitanti)", si legge nel documento.
A livello nazionale l'incidenza di casi Covid-19 diagnosticati e segnalati nel periodo dal 7 al 13 dicembre è pari a 94 casi per 100mila abitanti, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (101 casi per 100.000 abitanti nella settimana 30/11/2023-06/12/2023).
Per quanto riguarda il tasso di positività, le Marche raggiungono il 58,2%, prima regione in Italia, seguite dalla Provincia autonoma di Bolzano (31%), dall'Umbria (29,3%) e dall'Emilia Romagna (29,2%). La ragione con il minor tasso di positività è invece la Sardegna, dove si ferma al 9,4%, in leggero aumento rispetto ai sette giorni precedenti, quando era al 6,5%.
A chi si chiede se torneranno mai le mascherine, in particolare negli ospedali, ha risposto il Direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Francesco Vaia: "Le mascherine non ritornano, ma è facoltà dei direttori delle aziende sanitarie reintrodurre l’obbligo di indossarle in base alla situazione di rischio che dovessero intravvedere, legata a una più intensa circolazione virale".