Quali sono le province italiane con la maggior incidenza di casi Covid oggi
“La situazione epidemiologica in Italia si è stabilizzata, così come sono in una fase di stasi le ospedalizzazioni e i decessi dopo aver subito un aumento nel mese di settembre. L’importante, però, è continuare a tenere alta la guardia per proteggere i più fragili e gli anziani”.
È questa la fotografia della situazione Covid in Italia scattata da Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo "M.Picone", del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), che a Fanpage.it ha spiegato, numeri alla mano, cosa sta succedendo nel nostro Paese dal punto di vista epidemiologico.
Le province italiane con l’incidenza più alta
Partiamo dai contagi. Secondo Sebastiani, analizzando i dati dell’ultimo bollettino del Ministero della Salute con i numeri relativi alla settimana 18-25 ottobre, “i trend sono tutti di stasi o decremento”.
Tuttavia, ha aggiunto, “c’è una grossa differenza tra Nord e Sud. Tra le prime 12 province con l’incidenza più alta ce ne sono sei delle sette del Veneto, con Belluno al primo posto (120 casi a settimana ogni 100mila abitanti), seguita da Padova (100) e Vicenza (90). Le altre che compaiono all’inizio della classifica sono lombarde, e cioè Pavia (85), Cremona (80), Lodi e Mantova (75)”.
Tra le ultime 10, invece, ha sottolineato Sebastiani, “9 sono tutte quelle della Sicilia. L’ultima, tra le 107 province italiane analizzate, è Siracusa dove l’incidenza è pari a zero. Il che mostra che c’è ancora una grossa differenza tra l’epidemia al Nord e al Sud. Credo però che ora la causa principale non si possa imputare a un fattore climatico, dal momento che le temperature negli ultimi due mesi sono state alte su tutto il Paese, quanto ai flussi turistici verso le località del Nord”.
I numeri di decessi e ospedalizzazioni
Sebastiani ha sottolineano che “i decessi hanno un numero settimanale approssimato, che è di 195 e che è identico al valore della settimana precedente. La stessa cosa si osserva anche nelle terapie intensive con un'occupazione di circa 110 unità, ed è stabile anche la situazione dei pazienti Covid nei reparti ordinari, con un'occupazione di circa 3500 unità. Quello che osserviamo è che c’è stato prima un fenomeno di rialzo delle ospedalizzazioni e adesso c’è stabilizzazione”.
Tuttavia, è importante non abbassare la guardia: “Vale sempre il discorso che i casi più gravi interessano fragili e anziani, che vanno protetti con la vaccinazione contro l’influenza e anche contro il Covid. Anzi, il Ministero della Salute dovrebbe aumentare il numero degli hub vaccinali con una efficienza maggiore (a Roma sono solo 5). Questo anche se si sta stabilizzando la diffusione della variante prevalente al momento, che sembra stia in una fase di stasi, perchè, come detto, per i fragili, anziani in primis, il Covid e l'influenza stagionale non sono affatto un raffrddore”.