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Guerra in Ucraina

Quali sono le condizioni della Russia per far finire la guerra in Ucraina

Secondo un membro del governo russo i combattimenti potranno cessare una volta eliminate le minacce legate alla “colonizzazione dell’Ucraina da parte della NATO”.
A cura di Davide Falcioni
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Quando potrebbe finire la guerra in Ucraina? A quasi due mesi dall'invasione russa del Paese i negoziati sono ormai al palo: i timidi tentativi delle prime settimane si sono arenati e, di fatto, al momento a parlare sono solo le armi, soprattutto nelle regini del Donbass. Tutto lascia presagire una guerra ancora molto lunga e non è possibile escludere un'escalation militare che veda il coinvolgimento di altri Paesi. In questo quadro, tuttavia, da Mosca sono arrivate indicazioni importanti sulle condizioni poste dalla Russia per terminare quella che il Cremlino si ostina a definire "operazione militare speciale". Secondo il capo del secondo dipartimento della CSI del ministero degli Esteri russo, Alexey Polishchuk, i combattimenti potranno cessare una volta eliminate le minacce legate alla colonizzazione dell'Ucraina da parte della NATO. Intervistato dalla Tass il funzionario del governo ha affermato: "L'operazione militare speciale terminerà una volta adempiuti i suoi compiti. Tra questi ci sono la protezione della popolazione pacifica del Donbass, la smilitarizzazione e la denazificazione dell'Ucraina, nonché l'eliminazione delle minacce alla Russia provenienti dal territorio ucraino a causa della sua colonizzazione da parte di membri della NATO". Il diplomatico ha aggiunto che "l'operazione" sta procedendo come previsto. "Tutti i nostri obiettivi saranno raggiunti", ha sottolineato Polishchuk.

Il pallino di Mosca è quindi sempre il solito, nonostante il presidente ucraino Zelensky abbia più volte annunciato una disponibilità a discutere della neutralità del suo Paese, purché vengano naturalmente individuate delle condizioni che ne garantiscano la sicurezza a fronte di future minacce. Tali condizioni non sono state ancora individuate, e nel frattempo Stati Uniti ed Unione Europea stanno continuando a fornire nuove armi. Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina la tensione tra la Russia e la Nato è continuata a crescere. Diversi osservatori hanno fatto notare che la mossa di Putin, pensata per liberarsi della “morsa” dei Paesi del Patto Atlantico, sta in realtà generando effetti completamente opposti. Non a caso, infatti, Svezia e Finlandia sono pronti a entrare nella Nato perché si sentono minacciati dall’aggressività russa.

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