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Quali sono i luoghi in cui è più facile essere contagiati dal Coronavirus

Andare a fare shopping è l’attività che espone maggiormente al rischio di contrarre il Covid-19. È quanto emerge da uno studio condotto dal Virus Watch Study e pubblicato nei giorni scorsi dagli esperti del comitato Sage, gruppo di scienziati che supporta il Governo inglese nelle decisioni sulla pandemia.
A cura di Davide Falcioni
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Andare a fare shopping è l'attività che espone maggiormente al rischio di contrarre il Covid-19. È quanto emerge da uno studio condotto dal da Virus Watch Study e pubblicato nei giorni scorsi dagli esperti del comitato Sage, gruppo di scienziati d'eccellenza che supporta il Governo inglese nelle decisioni sulla pandemia. Il dossier è stato stilato prendendo in esame la popolazione over 16 durante la seconda ondata pandemica, quella tra l'ottobre 2020 e l'aprile 2021 caratterizzata da severe restrizioni agli spostamenti, paragonandola al periodo settembre-novembre 2021, quando invece non erano in vigore particolari misure restrittive nel Regno Unito. I ricercatori, coordinati da Andrew Hayward e  Susan Hoskins, hanno esaminato in particolar modo le attività non domestiche al fine di stabilire quali siano quelle che espongono maggiormente al rischio di contrarre il virus.

Secondo lo studio andare nei negozi una volta alla settimana – nel periodo senza restrizioni – aumenta la probabilità di contrarre il virus del 2,2 volte. Praticare sport all'aperto aumenterebbe il rischio di infettarsi di 1,36 volte, dato sorprendente che tuttavia i ricercatori hanno motivato con le attività connesse alla pratica sportiva (ad esempio andare al pub o al ristorante con gli amici subito dopo). A tal proposito, sedere al bancone di un pub un paio di volte alla settimana determina un aumento del rischio di infettarsi di 1,3 volte, lo stesso di prendere frequentemente mezzi di trasporto pubblici. "Sia durante i periodi di intense restrizioni che in quelli senza restrizioni, lo shopping ha determinato la più alta percentuale di infezioni acquisite fuori casa", secondo il documento. "Anche andare al lavoro usando mezzi pubblici sono stati importanti fattori di infezione". Lavorare dall'ufficio anziché da casa ha causato un aumento del rischio del 20%, valore identico con e senza restrizioni.

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