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Covid 19

Qual è la situazione varianti in Umbria e perché resterà zona rossa

Uno studio di prevalenza condotto dall’Istituto Superiore di sanità ha fornito un quadro molto più dettagliato della diffusione delle varianti in Umbria. Sono stati infatti analizzati 77 campioni: 41 di questi hanno un profilo genetico identificabile con la variante brasiliana e 22 con quella inglese.
A cura di Davide Falcioni
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Sembrano non esserci dubbi: in Umbria ci sarà un prolungamento della zona rossa, quella che prevede le maggiori restrizioni per la popolazione, a causa della diffusione delle varianti di coronavirus ormai su tutto il territorio. Grazie a uno studio di prevalenza condotto dall'Istituto Superiore di sanità si ha infatti un quadro molto più dettagliato della situazione epidemiologica. In particolare – come riporta una nota della Regione – "sono stati analizzati i primi 77 campioni: 41 di questi hanno un profilo genetico identificabile con la variante brasiliana e 22 con quella inglese". Secondo l'ente "questi dati, da aggiungere a quelli che già avevano confermato l’intuizione del Laboratorio di riferimento regionale, del Nucleo epidemiologico e del Comitato tecnico scientifico, sottolineano che le varianti circolano in maniera diffusa su tutto il territorio regionale". Se i dati forniti dallo studio di prevalenza dell'ISS fossero effettivamente rappresentativi del contagio in Umbria, l’incidenza delle varianti sarebbe ormai superiore all’80 percento (81%, ovvero 63 tamponi su 77 con variante). Ciò dimostrerebbe che nella regione è in corso una sostanziale sostituzione del virus precedente con quelli mutati, in particolare con le varianti inglese e brasiliana.

Umbria, ieri 15 morti. 544 persone ricoverate per Covid

Nella giornata di ieri, giovedì 18 febbraio, in Umbria sono stati rilevati 319 nuovi positivi e 317 guariti. Secondo il bollettino della Regione Umbria e della Protezione Civile sono 8418 (-13 rispetto al 17 febbraio) gli attualmente positivi al Covid-19 mentre sono stati effettuati 3.441 test antigenici e 3.842 tamponi molecolari. Al 18 febbraio sono 554 i ricoverati negli ospedali della regione, di cui 85 (+2 rispetto al 17 febbraio) in terapia intensiva, e 7.864 (-13 rispetto al 17 febbraio) in isolamento contumaciale. Quindici i morti nell'ultima rilevazione disponibile.

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