Qual è la situazione delle terapie intensive e dei ricoveri Covid in Italia
L'esplosione della nuova ondata di casi Covid che sta travolgendo l'Italia comincia a farsi sentire anche nella pressione sugli ospedali. Ormai abbiamo imparato come – ondata dopo ondata – l'aumento vertiginoso dei contagi non porti a una crescita immediata delle ospedalizzazioni, che invece avviene tendenzialmente due o tre settimane dopo. Certo è che il virus è mutato – e abbiamo capito che è meno aggressivo che in passato – ma soprattutto che la copertura vaccinale di gran parte della popolazione ha avuto un ruolo fondamentale. Nonostante ciò, però, l'altissimo numero di casi preoccupa e non poco: "In tutta Italia abbiamo i pronto soccorso che esplodono a causa del Covid – ha avvisato Enrico Coscioni, presidente di Agenas – Rispetto alla stessa settimana di luglio dello scorso anno abbiamo 100 volte in più di contagi e ricoveri 4 volte superiori". E se non bastasse è arrivata anche una circolare del ministero della Salute che chiede alle Regioni di aumentare i posti letto Covid negli ospedali.
A dare una risposta – più o meno puntuale – sono come sempre i dati, in questo caso pubblicati proprio dal portale Agenas:
- Abruzzo: 2% terapia intensiva, 12% area medica
- Basilicata: 1% terapia intensiva, 19% area medica
- Calabria: 4% terapia intensiva, 25% area medica
- Campania: 5% terapia intensiva, 15% area medica
- Emilia Romagna: 4% terapia intensiva, 13% area medica
- Friuli Venezia Giulia: 4% terapia intensiva, 14% area medica
- Lazio: 7% terapia intensiva, 11% area medica
- Liguria: 3% terapia intensiva, 17% area medica
- Lombardia: 2% terapia intensiva, 11% area medica
- Marche: 3% terapia intensiva, 13% area medica
- Molise: 3% terapia intensiva, 7% area medica
- Provincia autonoma di Bolzano: 3% terapia intensiva, 13% area medica
- Provincia autonoma di Trento: 0% terapia intensiva, 13% area medica
- Piemonte: 1% terapia intensiva, 7% area medica
- Puglia: 4% terapia intensiva, 15% area medica
- Sardegna: 5% terapia intensiva, 9% area medica
- Sicilia: 5% terapia intensiva, 26% area medica
- Toscana: 5% terapia intensiva, 12% area medica
- Umbria: 8% terapia intensiva, 32% area medica
- Valle d'Aosta: 0% terapia intensiva, 10% area medica
- Veneto: 3% terapia intensiva, 10% area medica
I numeri parlano chiaro: ci sono Regioni dove un posto letto su tre in reparto è occupato da un malato Covid. Questo ha una inevitabile ricaduta su tutti gli altri malati che hanno bisogno delle strutture sanitarie, ma fa anche capire che la situazione si sta già facendo seria. Insomma, mentre arriva l'ennesimo bollettino da più di 100mila casi, la preoccupazione dell'Agenas viene confermata dai dati. Ci sono Regioni che già hanno visto aumentare rapidamente il tasso di occupazione dei posti letto sia in area medica che in terapia intensiva. Il monitoraggio Gimbe di oggi ha segnalato l'aumento del 36,3% dei ricoveri in terapia intensiva e del 32,6% quelli in area medica. E – guardando i contagi quotidiani – non può che essere solo l'inizio.