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Punge tre donne con una siringa a Pisa: era appena uscito dal carcere, aveva ucciso una sua amica

Un uomo è stato arrestato per aver punto tre donne con una siringa in centro a Pisa. L’arrestato è Simone Baroncini, l’operaio pisano che nel 2009 strangolò Vanessa Simonini: nel 2022 era uscito dal carcere dopo una pena di 16 anni per aver ucciso la sua amica.
A cura di Giorgia Venturini
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Immagine di repertorio
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Ha punto, in due giorni diversi, due studentesse con una siringa. Ora con questa accusa un uomo è finito agli arresti domiciliari: in un primo momento era stato indagato per lesioni ora dovrà difendersi dal reato di violenza sessuale. Le azioni di cui è accusato infatti sarebbero state configurate dagli inquirenti come aggressioni sessuali. L'arrestato è Simone Baroncini, l'operaio pisano che nel 2009 strangolò Vanessa Simonini: nel 2022 era uscito dal carcere dopo una pena di 16 anni per omicidio.

Gli ultimi fatti sono accaduti a Pisa lo scorso gennaio. Non sono però che gli ultimi reati di cui si sarebbe reso responsabile. L'arrestato infatti aveva appena finito di scontare una pena di 16 anni di carcere per avere ucciso l'amica Vanessa Simonini nel 2009. Quando è uscito avrebbe punto con una siringa due ragazze, rispettivamente di 23 e 21 anni, in due episodi diverti tra il 18 e il 19 gennaio scorsi. Le due studentesse avevano raccontato alle forze dell'ordine che mentre passeggiavano erano state punte ai glutei da un ago da siringa nel centro di Pisa.

Dalla loro denuncia erano partire le indagini della polizia e scoperto che sarebbe stato lo stesso uomo che aveva punto nello stesso modo una donna di 30 anni il settembre prima. Sarebbe stata poi una delle tre vittime ad aiutare la polizia al riconoscimento dell'arrestato. Così già alla fine di gennaio Simone Baroncini era stato sottoposto a perquisizione domiciliare al termine della quale furono sequestrati un ago da siringa nascosto sotto al letto e abiti che sarebbero stati quelli indossati durante le aggressioni.

Non solo: dai successivi accertamenti è emerso che su i suoi dispositivi informatici erano salvate foto di persone che lui stesso scattava. Immortalava ignari giovani passanti all'altezza dei glutei. Dalla cronologia del pc inoltre è stato scoperto che l'uomo avrebbe cercato le modalità non dolorose per fare una puntura. Sui suoi dispositivi elettronici anche tanto materiale pornografico. Da queste indagini della Squadra Mobile la Procura ha deciso di contestare il movente sessuale. Ora l'uomo si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione a Volterra, in provincia di Pisa.

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