Pugni e spray in faccia, violenze e insulti ad anziani in una Rsa: 24 gli indagati, 10 arresti
Pugni in faccia, braccia e polsi torti, spray sul viso e pasti gettati per punizione nel wc. Sono immagini forti quelle documentate dalle telecamere di videosorveglianza installate nella Residenza Sanitaria Assistenziale "Le Palme" di Taggia, in provincia di Imperia, dai Finanzieri del Comando provinciale che indagavano sulle angherie subite dagli anziani ospitati nella stessa casa di riposo.
Le indagini, avviate nel luglio del 2021 e condotte dal gruppo di Imperia nell’ambito dell’operazione “Praesidium”, hanno portato all'arresto di dieci soggetti e alla misura cautelare della sospensione dall'esercizio di un pubblico servizio nei confronti di altre 14 persone tra operatori socio sanitari e infermieri per i reati di maltrattamento e abbandono aggravati ai danni di anziani, in gran parte ultraottantenni nonché parzialmente o completamente non autosufficienti.
Secondo la Guardia di Finanza gli indagati non si limitavano a sporadici episodi di violenza, ma sottoponevano le vittime ad una serie di sofferenze fisiche e morali tali da rappresentare, nel loro insieme, una fonte di disagio continuo “ed incompatibile con le normali condizioni di vita, instaurando un clima di generale vessazione”.
Dall'omissione di servizi essenziali (dalla somministrazione dei pasti al cambio di postura) per gli ospiti alle vere e proprie aggressioni verbali e fisiche nei confronti degli stessi anziani. Abituali erano quindi le minacce verbali, le umiliazioni, gli insulti e le percosse. In diversi casi, i pazienti non venivano nutriti, con il cibo che veniva gettato nei gabinetti o nei lavandini, o lavati.
A rischio anche l'incolumità degli anziani: alcuni operatori sanitari indagati si allontanavano dalle stanze dei degenti senza alzare le barre di sicurezza del letto, mettendoli così in pericolo di caduta.
Non è il primo blitz della GdF nella rsa di Arma di Taggia. Lo scorso marzo erano stati emessi 41 avvisi di garanzia, su richiesta del pm Salvatore Salemi, nei confronti dei responsabili della struttura e di diversi dipendenti e tra questi operatori sanitari, medici e dirigenti della struttura.