Puglia, ospedali in emergenza: Asl chiamano medici interinali

In estate, quando aumentano i pazienti nei reparti ospedalieri, per ovviare alla carenza di personale e in attesa della conclusione dei concorsi per l’assunzione di nuovo personale medico e infermieristico, in Puglia quasi tutte le Asl stanno chiamando medici interinali. Come ricostruisce il quotidiano Repubblica, lo scorso anno fu l’azienda sanitaria di Lecce a fare da apripista: 150mila euro a due coop emiliane per ottenere prestazioni di medici esterni in grado di coprire i turni in ospedale da giugno ad agosto. Quest'anno, invece, ci ha provato l'Asl Bat ma si è bloccata dopo le proteste dei sindacati e la diffida da parte del dirigente d'area, Vincenzo Pomo. Ma al di là di quella diffida il direttore generale dell'Asl brindisina, Giuseppe Pasqualone, il 9 giugno scorso ha firmato la delibera numero 938 nella quale, a causa della enorme carenza di personale, chiede per le vie brevi alla Coop Apulia Gss onlus di Andria di ottenere le prestazioni di due medici per coprire turni in pronto soccorso nei 3 mesi estivi. “Dobbiamo far fronte a esigenze inderogabili – ha spiegato Pasqualone, secondo la ricostruzione di Repubblica – e non saremo i soli a utilizzare questo espediente”. Lo stesso, infatti, avrebbe fatto l'Asl Foggia e anche le Asl Bat e Lecce ci stanno pensando.

Un atteggiamento che però non piace ai sindacati: “Ci risiamo – ha commentato tra gli altri Antonio Mazzarella, segretario regionale della Cgil Medici – ormai il caporalato è arrivato anche tra i medici. Ma la nota di Pomo non aveva diffidato le Asl dall'assumere questi provvedimenti? Ogni azienda fa quello che gli pare, fregandosene delle proteste dei sindacati e anche delle decisioni dell'assessorato”.