Proteste agricoltori, prima vittoria, Ue rinvia obblighi ambientali: “Nostro cibo più sano del mondo”
Prima vittoria degli agricoltori italiani ed europei dopo settimane di proteste nel nostro Paese e in tutta l'Unione europea contro le norme comunitarie e le difficoltà economiche del settore. Oggi l'Ue infatti ha annunciato il rinvio dell'entrata in vigore dei nuovi obblighi ambientali per gli agricoltori. La decisione annunciata dall'esecutivo comunitario riguarda il contestato obbligo di lasciare a riposo il 4% dei terreni per incoraggiare la biodiversità.
"Ci sentiamo obbligati ad agire sotto la pressione che la comunità agricola sente", ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic, annunciando la decisione, che dovrebbe essere approvata dagli Stati membri entro 15 giorni. “Abbiamo avuto una serie di eventi meteorologici estremi, siccità, inondazioni in varie parti d’Europa, e c’è stato un chiaro effetto negativo sulla produzione, sulle entrate e, ovviamente, sulla diminuzione del reddito per gli agricoltori” ha spiegato il commissario.
"Proponendo questa deroga temporanea, la Commissione dimostra flessibilità e solidarietà con gli agricoltori europei di fronte a difficoltà eccezionali. Consentendo la produzione di colture azotofissatrici e colture intercalari, senza l'uso di prodotti fitosanitari, questa deroga trova un equilibrio tra la necessità a breve termine di sostenere gli agricoltori e la necessità a lungo termine di proteggere il nostro clima, la salute del suolo e la biodiversità" ha spiegato il commissario all'Agricoltura Janusz Wojciechowski.
L'obbligo, senza il quale non si poteva accedere agli aiuti comunitari, non è stato però accantonato del tutto ma la commissione Ue ha deciso di rinviare la norma al prossimo anno, lasciando invariate le regole per tutto il 2024. "Gli agricoltori dell'UE mettono sulle nostre tavole il cibo migliore e più sano del mondo. Li sosteniamo con 386,7 miliardi della Politica Agricola Comune. E nelle difficoltà troviamo soluzioni comuni. Oggi la commissione Ue ha proposto una deroga di un anno alle norme della Politica agricola comune (Pac) sui terreni a riposo" ha dichiarato la presidente Ursula von der Leyen.
Intanto le proteste degli agricoltori in Italia proseguono. Domani manifestazioni dei trattori in programma a Matera per contestare i rincari delle materie prime e i costi energetici, ma anche la reintroduzione della tassazione per i beni fondiari, l'eccessiva burocrazia, i danni da fauna selvatica in particolare dei cinghiali e le frequenti emergenze climatiche. Nuove proteste in preparazione anche in Friuli Venezia Giulia con una nuova manifestazione a Udine mentre prosegue il sit-in dei trattori davanti al casello Valdichiana dell'A1 in Toscana. Allo stesso modo va avanti la protesta dei mezzi agricoli tra il casello di Orte e Terni e per domani è stato mobilitato un raduno di trattori anche nella zona industriale di Tarquinia, in provincia di Viterbo.