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Protesta all’Eurovision, ambientalisti bloccano le auto: la polizia li porta via con la forza

Torino, è la serata finale dell’Eurovision e un gruppo di attivisti di Extinction Rebellion blocca l’incrocio tra corso Sebastopoli e Corso IV Novembre. L’obiettivo è sensibilizzare gli artisti intervenuti per il concorso musicale ad alzare la voce e usare la loro popolarità per dichiarare lo stato di emergenza climatica. Dopo alcune ore di blocco stradale gli attivisti cercano di farsi strada verso il Pala Isozaki, dove si sta svolgendo la finale del festival, ma vengono bloccati e identificati dagli agenti di polizia, fermati per circa mezz’ora e successivamente rilasciati. Sequestrati tutti gli striscioni.
A cura di Gianluca Orrù
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Sono giovani, non violenti, si incatenano per "rallentare il più possibile lo sgombero della polizia" e sono convinti che "il pianeta sta morendo" a meno che non ci sia una svolta a U globale nella produzione di gas serra clima alteranti e un cambio di passo altrettanto radicale nel modello di consumo energetico. Sono questi i presupposti delle azioni del gruppo di Extinction Rebellion che nella settimana dell'Eurovision a Torino ha puntato a sensibilizzare gli artisti presenti perché prendano parola e usino la loro popolarità e la capacità di penetrazione della musica per "fare quello che i governi e i media non sono riusciti a fare – spiega Giovanni, uno degli attivisti – fare capire che il tempo sta per finire, che il cambiamento climatico del pianeta tra poco sarà irreversibile".

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"In un pianeta morto – dichiara al microfono Clelia – anche la musica muore. Neanche la guerra alle porte del nostro continente sembra spaventarci. Niente ci fa rallentare e dopo la pandemia abbiamo ricominciato a correre verso il baratro. Il tempo è scaduto, ci rimane forse pochissimo tempo per limitare i danni, per elaborare strategie di adattamento e resilienza, in una modalità a bassissimo consumo di risorse e ad emissioni nulle, se non negative, da mantenere per alcuni secoli fino a che l'equilibrio non sarà ripristinato".

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Il blocco stradale, durato fino alle 21, si è poi trasformato in un tentativo di presidio pacifico vicino agli ingressi del Pala Isozaki, che è stato interrotto dall'intervento delle forze dell'ordine che hanno proceduto all'evacuazione degli attivisti, al sequestro di tutti gli striscioni e all'identificazione di 60 partecipanti alla manifestazione. Di questi, 30 sono stati fermati per mezz'ora e successivamente rilasciati.

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