Prostituzione minorile a Bari, la mamma di una 16enne: “Dormivo davanti alla porta per non farla uscire”

Costretta a dormire davanti alla porta di casa per evitare che la figlia uscisse: è il racconto fornito agli inquirenti dalla madre di una delle minorenni finite a Bari in un maxi giro di prostituzione di cui beneficiavano clienti soprattutto pugliesi molto facoltosi, come imprenditori ed avvocati. "Abbiamo aumentato la sorveglianza, a volte ero costretta a dormire davanti alla porta di casa per evitare le sue fughe. Approfittando dei momenti in cui riposavo, però, usciva di nascosto per poi tornare a tarda sera, tanto da costringerci a uscire a cercarla", ha detto la donna alla polizia, come ricostruito dal Corriere della Sera. Per questa vicenda otto persone sono state tratte in arresto la scorsa settimana con l'accusa di averle indotte a prostituirsi per poi dividerne i guadagni: in cinque sono in carcere, in tre ai domiciliari, due clienti sono stati sottoposti a obblighi di dimora.
Insospettita dai movimenti e dai comportamenti della figlia la donna si era rivolta alla polizia riferendo il suo timore che fosse finita in un giro di prostituzione. Paura che era alimentata dalla frequentazione della ragazzina con Antonella Albanese, una delle donne accusate di gestire il giro d'affari e su cui correvano voci che facesse la escort nelle Marche.
Non di rado le mamme hanno raccontato agli inquirenti di uscite anche alle 3 di notte per cercare le figlie in giro per Bari. "Una volta – ha detto ancora la donna – la madre dell’amica di mia figlia mi chiamò alle 3 di notte perché la ragazza era rientrata a casa e poi era uscita di nuovo a notte fonda. Insieme con lei e con i miei figli abbiamo girovagato per tutta la città fino alle 6 del mattino, fino a che l’abbiamo trovata nei pressi dei campi da calcio vicino alla Muraglia, vestita con abiti succinti".