Prostituzione in falsi centri estetici a Grosseto, 5 arresti: giro d’affari di un milione all’anno 

L’operazione “China reset” ha sventato un sistema di annunci sul web che proponevano prestazioni sessuali in tre falsi centri estetici. Arrestate 5 persone, di cui 4 donne che gestivano le case d’appuntamento. A pagare i canoni di affitto di delle case d’appuntamento e a tenere le fila era un uomo già indagato per fatti analoghi a Siena.
A cura di Giovanni Turi
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Tre falsi centri estetici con un giro di prostituzione da un milione di euro scoperti a Grosseto
Tre falsi centri estetici con un giro di prostituzione da un milione di euro scoperti a Grosseto

Si spacciavano come centri estetici, ma in realtà erano case di appuntamento. I clienti le scoprivano attraverso annunci sul web che proponevano prestazioni sessuali. Un giro di prostituzione pari a un milione di euro all'anno che è stato scoperto a Grosseto dai carabinieri del Nas di Livorno e della sezione giudiziaria della procura grossetana.

Arrestate cinque persone, tutte di origine orientale. Le misure cautelari sono state eseguite tra Milano, Grosseto e Prato con l'accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Tra di loro ci sono quattro donne di origine cinese che avevano in mano la gestione dei tre centri: gestivano la clientela, reclutavano le varie prostitute e incassavano le somme che venivano corrisposte alle prestazioni sessuali.

Tre gli uomini indagati in stato di libertà per presunti sostegni logistici e di trasporto delle donne che si prostituivano nei tre appartamenti dove si svolgevano gli incontri clandestini nell'arco delle giornate. In totale dovrebbero essere 13 le persone sotto indagine.

L'inchiesta è scattata nel novembre del 2023 con un monitoraggio dei Nas di Livorno. Secondo gli accertamenti, affiancati anche da intercettazioni, è emerso "un ruolo di primario rilievo" di un uomo nell'attività di prostituzione, come spiega una nota dei Nas. Dopo esser stato già indagato in passato per fatti analoghi a Siena, quest'ultimo avrebbe poi spostato il giro a Grosseto, agendo sotto falso nome.

Sarebbe lui l'autore dell'apertura delle case d'appuntamento, del pagamento dei canoni d'affitto e di "cospicue somme" alle società che gestivano i siti Internet dove erano pubblicizzati gli annunci. E avrebbe tenuto le fila delle varie "maitresse" all'interno dei falsi centri estetici con contatti telefonici, rendendosi "un punto di riferimento trainante", riferisce la nota.

L'operazione di oggi, mercoledì 20 novembre, coordinata dalla procura di Grosseto, è stata chiamata "China reset". Come riporta La Nazione, è stato utilizzato anche un elicottero che ha sorvolato a lungo la città. Gli arresti sono stati eseguiti dai carabinieri della polizia giudiziaria in base a un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Grosseto per reiterazione del reato e pericolo di fuga.

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