Proseguono le indagini sulla vita di Gianluca Casseri
È stata una strage “veloce” quella portata a termine ieri da Gianluca Casseri, il 50enne di Cireglio che ha provato ad uccidere cinque senegalesi a Firenze. Due, Samb Modou e Diop Mor, non sono sopravvissuti alla sua Smith & Wesson (legalmente detenuta), mentre gli altri tre sono rimasti feriti.Oggi a Firenze si celebra la giornata del lutto cittadino per combattere la “follia xenofoba” dell’efferato gesto di Casseri ma, nonostante il suicidio dello stesso killer, la vicenda non può ancora essere chiusa. Gli inquirenti, infatti, sono al lavoro per provare a conoscere meglio la storia del killer: di Gianluca Casseri in queste ore si è scritto tanto, è stato definito come un estremista di destra, vicino a CasaPound, un uomo che solo da qualche mese viveva a Firenze.
L’hard disk potrebbe chiaramente contenere delle informazioni importanti riguardo i pensieri e le ultime fasi della vita di Casseri e potrebbe dare qualche spiegazione in più riguardo l’esistenza o meno di un piano dettagliato o del gesto di un folle. Quello che si sa è che era abitudine dell’uomo frequentare i mercati, sia quello di Dalmazia che quello di San Lorenzo. Lì si recava per fare la sua spesa quotidiana. Sembra inoltre che tra la documentazione sequestrata dagli inquirenti ci fosse anche una ricerca su un terzo mercato, quello di Sesto Fiorentino che lascerebbe pensare ad un ulteriore attacco premeditato da Casseri.
Le forze dell’ordine hanno inoltre trovato nel sottosuolo della casa di Cireglio un vero e proprio laboratorio attrezzato per preparare le munizioni con cui il killer andava ad “esercitarsi” al tirassegno.
(Foto Adnkronos)