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Propone sesso con le pazienti come cura, fidanzato di una ragazza: “Dopo la visita eravamo scossi”

“Faceva commenti e apprezzamenti e la visita prese una piega imbarazzante” ha raccontato in Tribunale a Bari il testimone durante il processo a carico di Giovanni Miniello, il ginecologo barese accusato di violenza sessuale e molestie a danni di alcune pazienti.
A cura di Antonio Palma
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"Ci disse che lui era l’unico a poter curare il papilloma virus attraverso rapporti sessuali. Dopo la visita eravamo scossi" è il racconto in Tribunale dell'ex fidanzato di una delle presunte vittime di Giovanni Miniello, il ginecologo barese ora a processo per violenza sessuale e molestie a danni di venti pazienti. La testimonianza davanti ai giudici nel corso del processo a carico del medico si aggiunge ai tanti racconti analoghi e conferma le accuse a carico del ginecologo.

Secondo gli inquirenti, il medico proponeva di curare alcune pazienti con la “terapia del sesso” contro il papilloma virus e per prevenire il tumore all'utero. La maggior parte dei fatti contestati risale agli anni 2019, 2020 e 2021 e hanno dato vita a un lungo iter investigativo, passato attraverso arresti domiciliari e revoche di custodia cautelare, che poi ha portato al processo.

"Faceva commenti e apprezzamenti e la visita prese una piega imbarazzante" ha raccontato ora in Tribunale a Bari il testimone ricordando lo shock che avevano destato in lui e nella fidanzata dell'epoca  le parole del ginecologo. "Ci disse che lui era l'unico a poter curare il papilloma virus attraverso rapporti sessuali. Pensammo da subito che questa cosa non fosse possibile" ha aggiunto l'uomo.

Il racconto risale a un episodio del 2019 quando partecipò a una visita dell’ex fidanzata che all’epoca dei fatti aveva 23 anni. La giovane, in seguito a quella visita ha raccontato di aver sviluppato problemi psicologici in particolare degli attacchi di panico. La loro storia è emersa, insieme a quelle di tante altre pazienti, dopo che la vicenda riguardante Miniello divenne di dominio pubblico a seguito della messa in onda di due servizi della trasmissione ‘Le Iene' nel novembre del 2021.

Diciannove pazienti si son costituite parti civili sostenendo si essere state vittime di avance o di aver subito manovre non convenzionali durante visite ginecologiche. Nelle passate udienze una presunta vittima, ex studentessa di medicina, ha raccontato che avrebbe ricevuto la proposta di rapporti sessuali con Miniello per curare il papilloma virus.

Il medico dal suo canto si è sempre professato innocente rigettando ogni accusa. "Otto diversi magistrati hanno sancito l'insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, sono certo che al dibattimento ci sarà ogni approfondimento teso a dimostrare l'assenza di penale responsabilità del professore" aveva spiegato il suo avvocato.

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