video suggerito
video suggerito

“Pronto? Mia figlia soffoca”. E il 118 spiega al papà come salvarla al telefono

La piccola ha rischiato di soffocare a causa di un rigurgito di latte. I genitori l’hanno salvata eseguendo una manovra di Heimlich.
A cura di G. L.
57 CONDIVISIONI
La mano di un neonato stringe il dito di un adulto (archivio)
La mano di un neonato stringe il dito di un adulto (archivio)

Sono le 22 di una tranquilla serata in famiglia. Una bimba, di appena 30 giorni di vita, è tra le braccia della mamma, intenta a godersi l’ultima poppata prima di fare la nanna. All’improvviso, la donna si rende conto che la sua piccola non respira più: un rigurgito impedisce il passaggio dell’aria. Presa dal panico, la neomamma si rivolge al papà, che compone velocemente il numero del 118 di Treviso per chiedere aiuto. Dall’altro capo del telefono spiegano che non c’è tempo per attendere l’ambulanza: bisogna sbloccare immediatamente le vie aeree seguendo passo passo le istruzioni ricevute.

Sono note come “manovre di Heimlich” e si tratta di operazioni anti-soffocamento da mettere in atto per liberare il percorso dell’aria. Normalmente, la manovra da eseguire differisce a seconda che vada eseguita su di un adulto o su di un bambino e prevede degli accorgimenti ulteriori per i neonati. Così il neopapà ha preso la figlia tra le braccia, l’ha messa a testa in giù e ha cominciato a darle delle pacche sulla schiena fino a sentire il pianto liberatorio della piccola, segnale che l’ostacolo è stato rimosso e che permette tanto ai genitori quanto all’operatore del 118 al telefono di tirare un sospiro di sollievo.

Un pericolo frequente

Il rischio di soffocamento a causa di un rigurgito è molto comune tra i neonati entro il primo anno di vita. Per questa ragione, nei corsi dedicati ai neogenitori viene spesso insegnato come intervenire nel caso in cui ci si renda conto che il proprio piccolo abbia smesso di respirare. Anche se non sempre è facile mantenere la calma quando è il momento di intervenire, bisogna farsi forza e analizzare la situazione, soprattutto per capire se sia necessaria una manovra di distruzione delle vie respiratorie.

Il primo segnale di soffocamento è l’assenza di tosse, urla o pianto, che implica un’ostruzione delle vie respiratorie che rende la cute del bambino bluastra nel giro di pochi secondi. In questo caso è necessario chiamare il 118 e farsi guidare dall’operatore al telefono senza tentennamenti.

57 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views