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Profumo: “Nessuna proroga per le iscrizioni a scuola, rispettare le regole”

Il ministro dell’Istruzione ha assicurato che non ci sarà alcuna proroga del termine per le iscrizioni al prossimo anno scolastico perché “questo Paese deve imparare che se ci sono regole vanno osservate”. In arrivo pre-test universitari per le facoltà a numero chiuso.
A cura di Susanna Picone
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Il ministro dell’Istruzione ha assicurato che non ci sarà alcuna proroga del termine per le iscrizioni al prossimo anno scolastico perché “questo Paese deve imparare che se ci sono regole vanno osservate”. In arrivo pre-test universitari per le facoltà a numero chiuso.

Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo ha illustrato le ultime novità relative all’universo scuola e università. In particolare, in merito alle iscrizioni da effettuare online per il nuovo anno scolastico, il ministro ha fatto sapere di non prendere in considerazione l’eventualità di dare più tempo alle famiglie per iscrivere i proprio figli, nonostante i ritardi che ci sono stati sin dal primo giorno nelle procedure informatiche. Il termine è fissato, e dunque confermato, per il 28 febbraio: “Le date – ha detto il ministro – devono essere rispettate. Questo Paese deve imparare che se ci sono regole vanno osservate organizzandosi per tempo”. Non solo, il ministro ha toccato nuovamente una questione che negli ultimi giorni ha sollevato le critiche di studenti e non solo: la scelta di anticipare i test universitari per le facoltà a numero chiuso a luglio. Sin dall’inizio Profumo ha difeso questa decisione e ha sottolineato cosa accadrà nelle prossime settimane. Per gli studenti che vorranno iscriversi alle facoltà universitarie a numero programmato ci sarà anche un pre-test preliminare di attitudine (non vincolante) che dovrà essere affrontato a primavera.

Le novità sui test universitari di luglio – Inoltre sarà a disposizione degli studenti un simulatore per esercitarsi. Infine il test di ingresso – ha spiegato Profumo – valuterà le conoscenze già acquisite e le domande terranno conto dei programmi scolastici studiati alle scuole superiori. Spiegando questo il ministro ha così risposto a quanti lamentavano di non avere tempo per prepararsi tra gli esami di maturità e i test universitari. Profumo ha fatto nuovamente riferimento anche al decreto sul diritto allo studio che, sostiene, arriverà in porto prima della fine della legislatura. “L’obiettivo è quello di fare un contratto con gli studenti, se qualcuno vuole far arenare questo provvedimento significa che non crede al diritto allo studio. Io questa responsabilità non me la prendo”, così il ministro che ha anche spiegato di voler far confluire nel nuovo Fondo immobiliare pensato come soluzione finanziaria per l’edilizia scolastica anche una parte dei beni confiscati alla mafia.

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