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Professoressa abusa di due studentesse: la più giovane aveva 14 anni

Secondo la sentenza l’insegnante trentunenne ha plagiato due adolescenti affinché pensassero di essere omosessuali e avessero rapporti sessuali con lei. La donna è stata condannata a 18 mesi di carcere.
A cura di Redazione
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Il primo avvicinamento, secondo la ricostruzione del tribunale di Warwick, è stato nel maggio del 2008, quando l'insegnante ha conosciuto l'allieva in occasione di un viaggio di classe in montagna. Sandrine Brown, trentunenne di Coventry, insegna nella Finham Park School dal 2006 e, secondo la sentenza, è colpevole di reati sessuali compiuti sei volte dal 2008 al 2011. Il primo rapporto sessuale risale al 2009, quando la studentessa aveva 14 anni. Dopo un anno, la giovane fa conoscere alla maestra un'amica sedicenne ed inizia così un rapporto a tre nel quale, secondo quanto dichiarato dalla stessa insegnante e non negato dalla sentenza, non si è mai giunti a relazioni sessuali con la presenza contemporanea dei tre soggetti.

Le vittime, che durante la relazione pluriennale hanno avuto un'età compresa tra i 14 e i 17 anni, avevano rapporti sessuali con l'insegnante a casa della donna, in automobile o negli hotel. Secondo la ricostruzione del giudice Richard Griffith-Jones, la donna approfittava della fragilità ed accondiscendenza delle vittime, dettate dalla giovane età. "Una tragedia – secondo il giudice – in modo particolare per le due giovani donne che erano giovani ragazze prima di essere vittime di abusi sessuali". Leggendo una dichiarazione rilasciata da una delle due giovani vittime, un avvocato ha spiegato che la ragazza si era sentita "plagiata a ritenersi gay, dato che mai prima di allora aveva guardato in quel modo persone dello stesso sesso". Il giudice ha spiegato di non poter non optare per il carcere in ragione della "grave violazione di fiducia" di cui è colpevole la donna in quanto insegnante.

Lee Marklew, avvocato della difesa, ha spiegato che la Brown, incensurata fino a quel momento, voleva solo che le sue vittime trovassero un po' di pace. La donna, stando alle dichiarazioni del legale, ha alle sue spalle una storia di depressione ed esclusione sociale. La donna è stata condannata a 18 mesi di carcere.

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