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Prof preso a testate dal papà dell’alunno: “Torno in cattedra, non vincerà la parte sbagliata del mondo”

“Il dolore fisico è niente rispetto a quello che provo dentro ma tornerò a insegnare” ha dichiarato il professor Pierpaolo Scanu, l’insegnante di matematica preso a testate dal padre di un suo alunno ad Arbus, in Sardegna.
A cura di Antonio Palma
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“Appena sarò guarito tornerò a insegnare perché non può vincere la parte sbagliata del mondo”, è questa la prima reazione del professor Pierpaolo Scanu, l’insegnante di matematica preso a testate dal padre di un suo alunno ad Arbus, in Sardegna. Il docente dell’istituto alberghiero del comune del sud Sardegna è ora a casa dove sta trascorrendo la convalescenza di 15 giorni per le ferite al volto subite nell’aggressione avvenuta a scuola due giorni fa.

Lunedì mattina il 56enne, residente a Cagliari, era in classe ad Arbus dove insegna da pochi mesi e stava tenendo regolarmente la sua lezione. Ad un certo punto ha rimproverato uno studente 16enne ritenendo che stesse dando fastidio in classe. L‘adolescente però non avrebbe accettato il richiamo, innescando una lite verbale col professore, minacciandolo e insultandolo prima di allontanarsi dalla classe.

A questo punto, però, la chiamata del minore al genitore che ha trasformato un diverbio di classe, seppur pesante, in una aggressione. Il genitore 53enne infatti si è precipitato sul posto, affrontando il docente nei corridoi della scuola e aggredendolo con una testata in pieno volto, prima di essere fermato dagli altri docenti e allontanarsi. “L’insegnante perseguitava mio figlio” ha sostenuto l’uomo che è stato denunciato dai carabinieri per violenza e minaccia a incaricato di pubblico servizio e interruzione di pubblico servizio.

Un evento traumatico per tutti ma soprattutto per il docente che ha dovuto far ricorso alle cure ospedaliere del pronto soccorso all'ospedale di San Gavino Monreale dove i medici gli hanno dato una prognosi di 15 giorni. Un episodio che ha lasciato il dolore fisico ma soprattutto quello interiore, come ha spiegato il docente. “Il dolore fisico c’è, due settimane di prognosi ne sono la prova. Ma è niente rispetto a tutto quello che provo dentro di me per questa brutta storia” ha dichiarato infatti il professore all’Unione Sarda, annunciando che formalizzerà ora anche una denuncia contro il genitore dell’alunno per lesioni.

Una condizione di sofferenza psicologica che il docente ha confermato anche a Castedduonline. “Sto male. Chi governa l’istruzione dovrebbe fare quello per cui è pagato, cioè tutelare davvero le scuole e non delegare le funzioni a leggi e commi” ha dichiarato il professore, assicurando però che non solo non lascerà correre sull’episodio di violenza subito ma non mollerà nemmeno sul fronte dell’educazione ai suoi alunni.

“Come insegnante credo nel valore educativo della scuola e questa vicenda non doveva succedere” ha aggiunto il docente, concludendo: “Tornerò a insegnare, appena sarò guarito. Non posso fare altrimenti, non può vincere la parte del mondo sbagliata”.

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