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Prof colpita da pallini a Rovigo, consiglio di classe abbassa i voti in condotta dei ragazzi coinvolti

Il Consiglio di classe dell’Istituto Viola Marchesini di Rovigo, dove un gruppo di studenti sparò pallini di gomma contro una insegnante, dopo l’intervento del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, ha stabilito che i voti in condotta degli studenti sono abbassati.
A cura di Davide Falcioni
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Il nove in condotta assegnato ad uno degli studenti dell’Itis Marchesini di Rovigo che a ottobre scorso avevano sparato dei pallini con una pistola ad aria compressa contro la professoressa di Scienze è stato cambiato in otto. La decisione è del Consiglio di classe dell'Istituto Viola Marchesini dopo che il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, infatti, ha chiesto di rivedere le decisioni prese dalla scuola ed effettuare una valutazione più approfondita: "Visti gli esiti della relazione degli ispettori e considerata la non corretta applicazione del Dpr 122/2009 e del regolamento di istituto, ho avvertito l'esigenza di invitare la dirigente scolastica a riconvocare il consiglio di classe, al fine di riconsiderare in autotutela le decisioni prese", ha scritto il ministro.

Abbassati i voti degli studenti coinvolti

In particolare, secondo quanto apprende l'ANSA, il consiglio ha stabilito che i voti in condotta degli studenti sono abbassati a un 7 e a tre 6. Come detto allo studente che aveva preso 9 in condotta è stato attribuito un 7 mentre agli altri che avevano avuto 8 in condotta, oggi il consiglio di classe ha dato 6

Le parole della dirigente scolastica

Isabella Sgarbi, dirigente dell'Istituto "Viola Marchesini" di Rovigo, ha commentato all'Ansa: "Ha parlato il ministro, ora riconvocheremo il Consiglio di classe per riflettere e rivalutare la situazione". Nei giorni scorsi il ministero dell'Istruzione e del Merito aveva inviato un'ispezione alla scuola. La comunicazione da parte del ministro Valditara di rivedere il voto agli studenti, ha aggiunto Sgarbi, "è stata comunicata dall'Ufficio scolastico regionale".

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Valditara: "Intervenire sul tema della condotta e delle sospensioni"

Lo stesso Valditara, intervenendo alla Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori, ha spiegato che "bisogna intervenire sul tema della condotta e delle sospensioni: non sono favorevole a lasciare a casa, a non fare nulla a un ragazzo che si è comportato male, significa abbandonarlo a se stesso. Domani presenterò delle proposte in questa direzione per dare responsabilità, maturità, autorevolezza e perché serve rispetto verso i docenti. Ridare dignità ai docenti passa anche nel saper trovare la casa laddove il costo della vita è elevato: dobbiamo fare accordi con le Regioni per trovare appartamenti, gli stipendi dei docenti rischiano di essere inadeguati ad affrontare determinate realtà".

"Ridare loro dignità – ha proseguito il ministro – significa anche proteggere i docenti. L'Avvocatura dello stato è stata messa a servizio di chi è stato aggredito: una decina di richieste sono già arrivate; è assolutamente ingiusto che chi è stato aggredito debba pagarsi le spese legali e lo Stato deve essere accanto a chi è aggredito, di qui la decisione, per i casi gravi, di costituirsi con lo Stato che chiede un risarcimento; faccio riferimento in particolare agli adulti, in tanti casi sono genitori, questo significa che si è rotta l'alleanza per la scuola che è invece interesse di tutti che ci sia. Alcuni casi gravi non devono farci condizionare, comunque la famiglia e i ragazzi italiani hanno gli anticorpi per rispondere in modo positivo. La stragrande maggioranza dei nostri ragazzi vogliono un futuro di gioia e realizzazione, sfatiamo alcuni pregiudizi e ricordiamo che rispettare il docente è anche usare responsabilmente il cellulare".

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