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Processo Meta, trovate intercettazioni sul traghetto Reggio-Messina

Il pubblico ministero ha comunicato l’acquisizione di nuovo materiale nell’ambito del processo Meta, i cui imputati sono accusati di appartenere alle ‘ndrine che si suddivisero Reggio Calabria attraverso la pax mafiosa del 1991.
A cura di Redazione
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Paolo Rosario De Stefano arrestato nel 2009
Paolo Rosario De Stefano arrestato nel 2009

L'annuncio è stato fatto ieri, in occasione dell'apertura dell'udienza del processo Meta. Giuseppe Lombardo, pubblico ministero della Dda di Reggio Calabria ha rivelato che su un traghetto che copre la tratta Reggio Calabria-Messina sono stati ritrovati quattro contenitori con bobine, nelle quali vi sarebbero intercettazioni utili per il processo. Il materiale, spiega ancora il pm, è integro: dei quattro faldoni solo uno era aperto, senza tuttavia che vi fosse danni o elementi mancanti all'interno.

Si tratta di registrazioni che potrebbero rafforzare l'accusa a carico delle famiglie De Stefano, Tegano, Libri e Condello. Le quattro bobbine potrebbero infatti confermare la tesi che individua nelle tre famiglie i soggetti che realizzarono un patto criminale. Grazie ad esso non solo con una pax mafiosa si poneva fine alla guerra di ‘Ndrangheta di Reggio Calabria tra il 1985 e il 1991, ma si rilanciava un'intesa per la creazione di un sistema criminale finalizzato al controllo della città.

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